For­te si­ner­gia tra EC2G e nor­me SIA sul­le strut­tu­re por­tan­ti

La seconda generazione degli Eurocodici è stata pensata per codificare norme funzionali che si affermino come regole riconosciute dell’arte edilizia. La Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) ha fornito un prezioso contributo al raggiungimento di questo obiettivo.

Data di pubblicazione
03-11-2022

La sigla «EC2G» sta per «Eurocodes Second Generation», ovvero Eurocodici di seconda generazione. Quanto al progetto EC2G (Rafforzato impegno nell’elaborazione degli Eurocodici di seconda generazione), si tratta di un’iniziativa lanciata dalla Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA), in collaborazione con diversi esperti della sfera amministrativa e dell’economia privata. Scopo del progetto era quello di diffondere e far confluire, anche nell’ambito dell’attuale revisione degli Eurocodici impiegati su scala europea, la coerenza, la funzionalità e l’approccio pratico che distinguono le norme SIA sulle strutture portanti. Il mandato M/515 «Mandate for amending existing Eurocodes and extending the scope of structural Eurocodes», conferito dalla Commissione UE e dall’AELS al CEN (Comitato europeo di normalizzazione), è stato avviato il 1° gennaio 2016.

20 esperti attivi in 32 posizioni

È stato possibile convincere vari partner strategici in merito all’importanza del progetto così da ottenere il loro sostegno. Ciò ha permesso di coinvolgere, nei lavori in seno agli organi europei, diversi esperti svizzeri riconosciuti, con ampie competenze, esperienze pratiche e ben integrati nelle commissioni della SIA per le norme delle strutture portanti (KTN). Nel progetto sono stati coinvolti complessivamente venti esperti attivi in 32 posizioni / organi, di cui sette in funzioni dirigenziali, nello specifico nei ruoli di presidente, vicepresidente di un sottocomitato, coordinatore di un gruppo di lavoro e responsabile di un team di progetto. La collaborazione e gli spunti forniti dagli esperti svizzeri per l’elaborazione degli Eurocodici di seconda generazione sono stati fortemente apprezzati e accolti in tutti gli organi del CEN. In quanto autrici delle norme svizzere sulle strutture portanti, le commissioni incaricate delle norme SIA 260-268 hanno accompagnato i lavori in veste di commissioni specchio. La gestione del progetto e lo scambio di informazioni tra la commissione per le norme delle strutture portanti, la direzione di progetto e i partner di progetto sono stati resi possibili grazie alla costituzione di un comitato di coordinamento.

Missione compiuta

La direzione di progetto valuta lo stato di avanzamento dei lavori in corso per gli Eurocodici di seconda generazione, nonché il livello di conseguimento degli obiettivi del progetto, prevalentemente come buoni o molto buoni. Inoltre, si attende che i nuovi Eurocodici diventino ben presto norme funzionali e pratiche, affermate come regole riconosciute dell’arte edilizia. L’impegno degli esperti EC2G ha permesso di registrare diversi successi, riguardanti specifici Eurocodici di seconda generazione e/o organi coinvolti, che vale la pena menzionare qui di seguito:

  • Eurocodice 0 – EN 1990 «Criteri generali di progettazione strutturale»: la concisione della norma e la sua coerenza rispetto altri Eurocodici sono state notevolmente migliorate. È disponibile un rapporto dettagliato sui fondamenti dei coefficienti di sicurezza parziale, come base per la determinazione dei valori svizzeri di sicurezza parziale. La convergenza con la norma SIA 260 è valutata buona.
  • Eurocodice 0 – EN 1990-2 «Basi della progettazione strutturale – Strutture esistenti»: l’attuale progetto finale della norma è la diretta continuazione della già approvata specifica tecnica CEN/TS 17440, molto vicina alla norma SIA 269; ci si aspetta pertanto una buona convergenza con quest’ultima.
  • Eurocodice 2 – EN 1992 «Progettazione delle strutture di calcestruzzo»: l’intento di incorporare le preesistenti parti 2 «Ponti di calcestruzzo» e 3 «Serbatoi e strutture di contenimento liquidi» alla parte 1-1 «Regole generali e regole per gli edifici, i ponti e le strutture di ingegneria civile» è stato realizzato con successo. In tal modo si è potuto ridurre significativamente il numero di parti e si è ottenuta una netta diminuzione dei parametri che finora dovevano essere definiti su scala nazionale. Inoltre, sono stati integrati nuovi contenuti (materiali, metodi di costruzione) e regole, che permettono una progettazione più sostenibile e la verifica della durabilità delle strutture portanti in calcestruzzo. La convergenza con la norma SIA 262 è valutata buona.
  • Eurocodice 3 – EN 1993 «Progettazione delle strutture di acciaio»: l’articolazione della parte 1-1 «Regole generali e regole per gli edifici» è stata significativamente snellita; inoltre, i rimandi e la coerenza con altre parti dell’Eurocodice 3 sono stati considerevolmente migliorati. Si sono compiuti notevoli progressi anche per quanto concerne il calcolo della resistenza alla fatica delle strutture portanti. La convergenza delle parti principali dell’Eurocodice 3 con la norma SIA 263 è valutata buona.
  • Eurocodice 4 – EN 1994 «Progettazione delle strutture composte acciaio-calcestruzzo»: la convergenza già buona con la norma SIA 264 è stata migliorata.
  • Eurocodice 5 – EN 1995 «Progettazione delle strutture di legno»: l’articolazione e la strutturazione delle singole parti della norma EN 1995 sono state migliorate e al contempo si è ottenuta una riduzione del numero di procedure di progettazione alternative. La convergenza con la norma SIA 265 è stata di gran lunga migliorata, malgrado permangano alcune riserve riguardo alle verifiche della stabilità. La parte 1-2 «Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio» denota una buona convergenza con la norma SIA 265 e con la documentazione di Lignum sulla protezione contro gli incendi.
  • Eurocodice 11 – CEN/TS 19100 «Progettazione delle strutture di vetro»: la specifica tecnica elaborata come base per il futuro Eurocodice 11 presenta una buona convergenza con il quaderno tecnico SIA 2057.

Corsi e documenti introduttivi pensati per la prassi

Dato il soddisfacente raggiungimento degli obiettivi del progetto EC2G, in occasione della riunione dello scorso marzo, la KTN ha deciso di ritirare le norme SIA da 260 a 267, ciò una volta pubblicati gli Eurocodici di seconda generazione (all’incirca nel 2026) nonché i corrispondenti allegati nazionali e una volta trascorso un ragionevole periodo transitorio.

Per l’introduzione degli Eurocodici di seconda generazione in Svizzera mancano ancora diverse tappe, a cominciare dalla redazione degli allegati nazionali con i parametri (NDP) da definire su scala nazionale. In aggiunta, per la maggior parte degli Eurocodici di seconda generazione, occorre elaborare guide pratiche e di supporto al servizio dei progettisti nonché preparare e svolgere corsi introduttivi pensati per la prassi. Mentre l’introduzione in Svizzera delle norme EN 1990 ed EN da 1992 a 1996 non dovrebbe porre particolari problemi, per la EN 1991 «Azioni sulle strutture», la EN 1997 «Progettazione geotecnica» e la EN 1998 «Progettazione delle strutture per la resistenza sismica» restano ancora da discutere e chiarire i punti elencati qui di seguito:

  • Per quanto riguarda le azioni sulle strutture, si tratta soprattutto di considerare le influenze dovute al vento, rappresentate diversamente nella norma SIA 261.
  • Le procedure europee selezionate per la verifica della sicurezza strutturale geotecnica si distinguono dalla prassi svizzera. È dunque doveroso chiarire quale di queste procedure europee si presti a essere introdotta in Svizzera e identificare quali siano le differenze sostanziali rispetto alle pratiche attuali.
  • Nelle attuali norme SIA sulle strutture portanti, sono poche le regole sulle misurazioni sismiche integrate nelle singole norme sui metodi di costruzione. Nel caso degli Eurocodici, tali regole sono inglobate invece in un’unica grande norma (Eurocodice 8) che conta complessivamente sette parti; servirà dunque definire quali regole dell’Eurocodice 8 saranno necessarie per la sua applicazione in Svizzera.

Lancio del progetto di proseguimento

Con la chiusura del progetto EC2G, il dibattito sulla futura articolazione della normalizzazione in Svizzera prosegue in seno alla KTN, nonché in sinergia con il gruppo professionale Ingegneria civile (BGI), l’Ufficio amministrativo e il Comitato della SIA. Sarà altrettanto importante organizzarsi in modo ottimale per la redazione delle versioni finali degli Eurocodici di seconda generazione e partecipare attivamente alla successiva fase di elaborazione. Il progetto di proseguimento EC2G+ è stato appositamente lanciato per questa nuova fase di inchieste CEN e votazioni formali.

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