Il Cre­ma­to­rio di Chiasso di stu­dio an­dreani ar­chi­tetti

L'eredità dell'Accademia in Ticino

Il progetto si pone al centro del complesso cimiteriale, nel punto di incontro dei viali ortogonali, creando una nuova sequenza di spazi lungo l’asse principale (est-ovest): entrata, nuova piazza coperta che accoglie le funzioni del centro di cremazione, famedio. L’edificio si propone come uno spazio libero, coperto da una grande piastra, appoggiata su quattro sostegni, racchiuso da muri perimetrali. La copertura della piazza è forata in modo che la luce naturale possa penetrare e richiamare la memoria del cielo stellato. Il tavolo mortuario esistente è stato mantenuto nella posizione originale e illuminato da luce zenitale grazie a un grande foro circolare. Lo spazio centrale adibito a piazza è separato dalle funzioni laterali da una sequenza di pilastri. Nell’interrato sono collocati i locali tecnici. Gli spazi principali sono illuminati da luce naturale, diretta e indiretta. L’illuminazione dei feretri delle camere mortuarie avviene dall’alto tramite la modellazione del soffitto. La sala delle cerimonie e la sala condoglianza sono illuminate da luce diffusa proveniente da dei patii con giardino. Questi sono stati forati, assumendo cosi il compito di filtro tra il crematorio e il camposanto. I materiali utilizzati sono essenzialmente semplici, come il calcestruzzo per l’edificio, la pietra naturale per la pavimentazione, l’acciaio per le colonne e i serramenti, il legno come rivestimento interno della sala delle cerimonie.

 

Luogo: Chiasso
Committenza: Associazione Ticinese di Cremazione, Lugano
Architettura: studio andreani architetti, Chiasso
Collaboratori: A. Serafini
Impresa: GTL SA, Gravesano
Ingegneria civile: Chiesa & Partners SA, Chiasso
Progetto impianti RVCS e acustica: IFEC ingegneria SA, Rivera
Progetto impianti elettrici: Piona engineering SA, Bioggio
Fisica della costruzione: IFEC ingegneria SA, Rivera
Fotovoltaico: Solterra SA, Chiasso
Illuminotecnica: Regent SA, Cadempino; Viabizzuno srl, Milano
Fotografia: M. Cappelletti, Milano
Date: progetto 2013-2014; realizzazione 2015-2017

 

Qui è pubblicato il profilo di studio andreani architetti, mentre qui si trova Archi 2/2019, dedicato all'eredità dell'Accademia di architettura di Mendrisio in Ticino.

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