Un an­no nel Co­mi­ta­to SIA, quat­tro pro­spet­ti­ve

Federico Ferrario, Salome Hug, Marco Waldhauser e Barbara Wittmer sono stati eletti in seno al Comitato SIA in occasione dell’Assemblea dei delegati di aprile 2022. Dopo un po’ più di un anno dalla loro entrata in carica è tempo di primi bilanci ma anche di sguardi al futuro.

Data di pubblicazione
09-10-2023

Federico Ferrario si impegna per onorari equi e procedure di aggiudicazione corrette

«Dopo diverso tempo in seno al comitato della sezione Jura e Jura Bernois, per qualche anno anche nel ruolo di presidente, e dopo essermi impegnato come membro del consiglio di esperti Aggiudicazione, con la nomina a membro del Comitato SIA è cominciato per me un nuovo capitolo. Ho colto a piene mani questo nuovo impegno, ma quando ho assunto il mandato sono rimasto sorpreso della tensione che regnava all’interno dell’associazione, una tensione sfociata poi nelle dimissioni presidenziali. Si è trattato di un brusco cambiamento che però ha portato con sé anche delle opportunità: ci ha messo di fronte ad alcune domande di importanza cruciale. Il fatto di confrontarci con tali quesiti ha permesso di portare aria nuova all’interno del Comitato. Oggi posso dire che svolgiamo il nostro lavoro con motivazione, entusiasmo e spirito collaborativo. In questo momento ci troviamo nel bel mezzo di una riorganizzazione, ma sono fiducioso. Insieme al Comitato e a tutti i membri, stiamo preparando le basi per ripartire con successo. Tutto questo per creare, insieme, un ambiente di vita sostenibile. Sono tante le sfide che ci attendono e nelle quali desidero investire le mie energie. Mi riferisco, in particolare, all’immagine delle nostre categorie professionali e a una retribuzione adeguata delle prestazioni di alto livello qualitativo fornite dai professionisti del settore. Ma penso anche a procedure di aggiudicazione più corrette, sia per i mandanti che per i mandatari. Ad ogni modo sono convinto che la SIA riuscirà a gestire tutti questi impegni e guardo al futuro con ottimismo».

Federico Ferrario si è adoperato per diversi anni in seno alla sezione Jura e Jura bernois, di cui dal 2016 al 2020 è stato presidente. Diplomatosi in ingegneria forestale all’ETH di Zurigo e in ingegneria idraulica all’EPFL, Federico Ferrario dirige lo studio di ingegneria ambientale EcoEng SA, la cui sede principale si trova a Porrentruy (Canton Giura).

Salome Hug: le occasioni di incontro smussano le frizioni e le trasformano in collegialità

«L’Assemblea dei delegati tenutasi a Losanna, in occasione della quale sono stata eletta membro del Comitato, è stata per me una prima assoluta. Il lungo elenco dei punti all’ordine del giorno mi ha dato subito un’idea dell’ampio e variegato ventaglio di temi sui quali, nel mio nuovo ruolo, avrei dovuto chinarmi a riflettere. Così di primo acchito, ricordo che sono rimasta un po’ intimidita di fronte a quella lista così carica di impegni, ma sapevo di non essere sola. Al mio fianco c’erano anche gli altri tre membri appena eletti. Man mano, con il passare dei mesi e a mia grande sorpresa ho scoperto la complessità delle strutture SIA. Di fatto, continuo a imparare ogni giorno, anche ora che sono ormai al mio secondo anno di mandato. È appassionante. Dato che in passato mi ero impegnata in seno alle commissioni SIA 142/143 e 144, ho potuto entrare a far parte del consiglio di esperti Aggiudicazione e della Commissione centrale per i regolamenti (ZO), gettando un ponte tra i due gremi e il Comitato. È così che ho colto la vera portata del lavoro svolto dalle persone che si adoperano all’interno della SIA. Il loro impegno è incredibile, ammirevole. Allo stesso tempo, devo ammettere, con un po’ di amaro in bocca, che ho assistito anche a situazioni conflittuali e ostentazioni di superiorità, atteggiamenti che fomentano il pensiero a compartimenti stagni. Per rompere con questi schemi di pensiero ci vengono in aiuto gli eventi e le occasioni di incontro tra i soci. Ecco perché, se penso ai punti forti del mio primo anno di mandato, mi vengono subito alla mente il Dîner SIA, il Forum, l’evento per la revisione degli RPO e l’ultima Assemblea dei delegati, organizzata a Basilea, la mia città natale. Sono convinta che siano proprio questi momenti di riunione e di dialogo che permettano di smussare le frizioni, trasformandole in collegialità».

Salome Hug, ingegnera civile di Basilea, si è diplomata all’ETH di Zurigo ed è membro della direzione dello studio d’ingegneria Schnetzer Puskas Ingenieure AG, specializzato nella progettazione di strutture portanti.

Per Marco Waldhauser il punto di forza è lo spirito interdisciplinare della SIA

«La SIA si distingue per la sua composizione, del tutto unica, data dall’unione di varie discipline rappresentate dai gruppi professionali e dalle sezioni. Tale interdisciplinarità alimenta un dialogo costruttivo su una gran varietà di temi e, al contempo, assicura un dinamismo costante all’interno delle nostre strutture. Queste dinamiche hanno caratterizzato profondamente anche il mio primo anno all’interno del Comitato, raggiungendo un’incredibile portata. Ne sono rimasto sorpreso, benché conoscessi già bene la SIA, visto che ho collaborato diversi anni nelle commissioni e nei gruppi professionali. Al di là delle dimissioni del Presidente, sono stato e sono tuttora impegnato nell’accompagnamento del progetto di revisione degli RPO e, in particolare, della questione che verte sulla determinazione del tempo necessario. La giusta retribuzione delle nostre prestazioni concerne tutti noi, nel ruolo di mandatari e di mandanti. Non sorprende dunque che il tema offra terreno fertile a discussioni, opinioni divergenti e persino paure esistenziali. Abbiamo assistito a dibattiti molto animati, con prese di posizione risolute e discussioni accese. La situazione è rimasta tesa fino all’Assemblea dei delegati 2023. Per questo secondo anno in seno al Comitato mi auguro che, in linea con il mandato stesso impartito dai delegati, sia possibile ritrovare insieme la nostra forza intrinseca, basata sul dialogo costruttivo, e che così, passo dopo passo, ci si possa avvicinare un po’ di più all’obiettivo che ci siamo posti. È proprio questa forza unanime che contraddistingue la SIA. Oggi, così come tra altri dieci anni».

Marco Waldhauser, ingegnere RVC STS, ha presieduto, fino alla sua elezione in seno al Comitato SIA, il gruppo professionale Tecnica (BGT) e la commissione RPO 108. Inoltre, l’ingegnere conduce il proprio studio d’ingegneria Waldhauser+Hermann a Münchenstein.

Barbara Wittmer auspica una SIA interdisciplinare capace di evolvere con le megatendenze

«La lista di esperienze avvincenti vissute durante il mio primo anno di mandato in seno al Comitato SIA è lunga, come è lunga, d’altronde, anche la lista di esperienze vissute alla SIA in generale. Penso, in particolare, all’incredibile ricchezza di temi affrontati, alla collaborazione collegiale, costruttiva e orientata al futuro o all’impegno dei nostri soci all’interno delle commissioni e dei gruppi professionali, e penso anche alla collaborazione con l’Ufficio amministrativo. Ricordare due importanti eventi pensati per i delegati: il Forum SIA, tenutosi in settembre 2022 e durante il quale abbiamo definito il tema chiave «Clima ed energia», e l’Assemblea dei delegati avuta luogo in aprile 2023, incentrata soprattutto sulle future strutture e su altri argomenti cruciali. Durante questo mio secondo anno di mandato mi dedico, in particolare, al consolidamento del consiglio di esperti Pianificazione del territorio. Mi sto impegnando altresì nel far valere la posizione SIA nell’ambito delle principali revisioni legislative, tra cui la revisione della legge federale sulla pianificazione del territorio e quella sulle abitazioni secondarie. Le nostre attenzioni sono rivolte anche al futuro sviluppo del Comitato, al riguardo abbiamo creato diversi gruppi di lavoro. I megatrend, tra cui i cambiamenti climatici, la trasformazione digitale e l’evoluzione della società, esercitano la loro influenza anche sulla nostra associazione. In futuro, mi auguro che la SIA possa evolvere a fianco di queste tendenze pur restando l’associazione professionale di riferimento per il settore della progettazione. Spero anche che si possa porre ancora di più l’accento sull’aspetto dell’interdisciplinarità e della diversità, due caratteristiche importanti che contraddistinguono i nostri soci.

Barbara Wittmer si è laureata in geografia presso l’Università di Ginevra e ha conseguito un Master in pianificazione del territorio presso l’ETH di Zurigo. Originaria di Berna, è partner dello studio plan:team Städtebau Raumentwicklung Geoinformation.

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