Re­te tram-tre­no del Lu­ga­ne­se

A una fermata dal futuro

La Rete tram-treno contribuirà a rendere l’intero agglomerato del Luganese più moderno, vivibile e sostenibile, accorciando i tempi di percorrenza e collegando in modo efficace il centro di Lugano con il Malcantone e la Valle del Vedeggio. L’auspicio è che il trasporto pubblico diventi sempre più un’alternativa, contribuendo a risolvere il problema del traffico.

Data di pubblicazione
08-12-2023

La Rete tram-treno andrà a ridefinire l’agglomerato urbano di Lugano, intensificando le frequenze di collegamento e riducendo i tempi di percorrenza, con vantaggi fino ad ora impensabili. Si potrà improvvisare, decidere di andare e tornare da Lugano senza dover consultare l’orario, chi lavora a Bioggio potrà permettersi il lusso di fare pausa pranzo in centro e chi abita in periferia potrà considerare seriamente l’opzione di dire addio alla propria auto. Ma non solo. Oggi chi arriva a Lugano con i mezzi pubblici (FFS e FLP) si ritrova in un punto panoramico sopra la città. Per raggiungere il centro bisogna scendere a piedi oppure prendere la funicolare. Con la costruzione della nuova Rete, che prevede il prolungamento della FLP, questa situazione cambierà: sotto l’attuale stazione ferroviaria di Lugano dovrebbe nascere una fermata che fungerà da nuovo nodo intermodale. Da qui si potrà raggiungere il cuore della città in pochi minuti. Faranno parte dell’opera un tunnel di 2,2 km con ingresso alle Cappuccine a Lugano, fermata sotto la stazione FFS e uscita sul lato del Vedeggio. Lo snodo di Bioggio sarà dotato di Park & Ride da 200 posti e da qui la rete si sdoppierà da un lato verso Manno (dove ci sarà un altro Park & Ride) e dall’altro verso Ponte Tresa. L’arrivo della Rete tram-treno nel centro cittadino porterà con sé anche altre modifiche sostanziali che coinvolgeranno l’attuale assetto della Pensilina Botta e una generale riqualifica di tutta l’area.

Una rivoluzione sostenibile

Il primo studio di fattibilità risale al 2005. Il Piano direttore cantonale viene adeguato nel 2007. Nel 2009 il Gran Consiglio approva un credito di 2 milioni di franchi per il progetto di massima. Nel 2012 il Consiglio di Stato adotta il Programma di agglomerato del Luganese di seconda generazione (PAL2) che considera il tram-treno quale perno infrastrutturale prioritario. Nello stesso anno è decretata l’elaborazione del progetto definitivo della tappa prioritaria della Rete tram-treno nell’ambito del programma di agglomerato del Luganese. In seguito, il Governo inoltra il progetto a Berna. Nel 2015 la Confederazione dà luce verde, dichiarandosi disposta ad assumersi parte delle spese. Nel 2017 il Dipartimento del territorio invia all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) il progetto definitivo della prima tappa per l’avvio della procedura di approvazione dei piani secondo la Legge federale sulle ferrovie (Lferr). L’UFT dà avvio alla domanda di approvazione. Vengono inoltrate 127 opposizioni. Nel 2018 il Gran Consiglio approva la richiesta di un credito di 63 milioni di franchi e autorizza una spesa di 400 milioni di franchi per la realizzazione della Rete. Il Consiglio federale approva il finanziamento del programma di sviluppo strategico della rete ferroviaria nazionale (PROSSIF 2030-2035). Nel 2019 segue anche l’approvazione da parte del Parlamento federale. Il nuovo progetto rivisto viene pubblicato nel 2020. Tra il 2023 e il 2024 sono avviate le prime procedure espropriative affinché dal 2024-2025 possano cominciare i lavori preparatori. L’inizio dei cantieri è previsto per il 2025-2026. La costruzione dovrebbe avere una durata di otto anni.

Il Consiglio di Stato ha deliberato la progettazione esecutiva al Gruppo mandatario Collega-TI, guidato dalla Lombardi SA Ingegneri Consulenti di Giubiasco. Per la realizzazione è quindi responsabile un’impresa ticinese.

Si attende anche un considerevole aumento dell’utenza: dalle attuali 7500 persone si dovrebbe arrivare a 20 000 passeggeri al giorno. Verrà inoltre intensificata la frequenza delle corse: in futuro tra Lugano e Bioggio i treni circoleranno ogni 5 minuti, mentre tra Ponte Tresa e Lugano ogni 10 minuti. Attualmente nei giorni feriali la frequenza è di 15 minuti. Anche se bisogna ancora attendere qualche anno affinché la nuova metropolitana luganese veda la luce, sulla linea Lugano-Ponte Tresa circolano già dal 2021 i nuovi convogli FLP prodotti da Stadler, tram moderni e luminosi a pianale ribassato, gli stessi utilizzati in diverse altre città svizzere.

Una volta terminati i lavori, sarà possibile raggiungere il centro di Lugano in un batter d’occhio: da Bioggio ci vorranno solo 7 minuti, contro i 22 minuti di oggi. Da Agno il viaggio si ridurrà da 26 a 13 minuti e da Ponte Tresa si arriverà a Lugano in soli 24 minuti.

Ora resta solo un’incognita: gli abitanti dell’agglomerato, densamente popolato, saranno disposti a passare ai trasporti pubblici? Le aree abitate si estendono infatti parecchio al di là della zona limitrofa al tracciato del tram-treno. L’auspicio è che, grazie ai Park & Ride, anche l’utenza che vive nelle aree più discoste sia agevolata, ma qui, oltre alle infrastrutture, ci vorrà la volontà di cambiare abitudini.