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A Birmensdorf (ZH), sul pendio sopra la stazione ferroviaria, è in costruzione il complesso residen-ziale Ämet. Gli alloggi, commis-sionati a Hauenstein LaRoche Schedler Architekten (HLS) dalla Nest Sammelstiftung, saranno disponibili ai primi del 2023.

Data di pubblicazione
02-12-2022

Il complesso residenziale Ämet a Birmensdorf (ZH) è l’investimento più recente della cassa pensioni zurighese Nest Sammelstiftung. Il progetto ha dimensioni contenute ma molte esigenze da soddisfare: il luogo è immerso nel verde ma agevolmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici; l’architettura si configura con planimetrie compatte e impiega legno di provenienza certificata svizzera. L’approvvigionamento energetico è organizzato in loco nel rispetto del clima: sonde geotermiche forniscono il calore ambientale per il riscaldamento, e circa la metà del fabbisogno di energia elettrica proviene dai tetti degli edifici. Il complesso residenziale funziona come Raggruppamento ai fini del consumo proprio (RCP). L’energia mancante, necessaria alle famiglie e alla centrale termica, proviene dalla rete pubblica; ma i proprietari preferiscono acquistare l’elettricità da fonti rinnovabili. In ogni caso gli inquilini hanno facoltà di scelta; in linea di principio, quindi, in una decisione a maggioranza potrebbero mettere in minoranza le preferenze ecologiche della proprietà, precisa Yves Portenier, specialista immobiliare presso la Nest Sammelstiftung.

Costruzioni compatte sul pendio con vista sul paesaggio

Ecco come si presenta il sito dove verrà realizzato il modello di RCP poco prima dell’ultimazione dei lavori: nei progetti dello studio zurighese Hauenstein LaRoche Schedler (HLS) Architekten, si tratta di dodici edifici plurifamiliari, per un totale di 84 appartamenti da due e mezzo a quattro locali; sorgeranno su due lotti periferici dell’area edificabile sopra la stazione ferroviaria, per una superficie complessiva di 12 700 m2. Gli edifici a tre piani, situati sul pendio, hanno una struttura compatta. Quasi tutti gli appartamenti hanno una vista che spazia in tre direzioni: verso nord sui campi coltivati, a est e ovest sulla vita interna del complesso, a sud sul villaggio e sul paesaggio collinoso della valle della Reppisch.

La struttura delle singole case poggia su un basamento. Al di sopra del pianterreno, il materiale usato è rinnovabile: «Il legno caratterizza la struttura, dall’interno all’esterno. In questa casa si vive nel legno e con il legno», osserva Friederike Wisler, responsabile del progetto e membro della direzione dello studio HLS Architekten. La facciata è rivestita con pannelli di fibrocemento retroventilati con diverse tonalità di azzurro e verde. Wisler: «Le facciate colorate intendono creare il massimo contrasto con la matericità della struttura in legno e delle finestre in alluminio».

Il piano di sviluppo privato richiede un metodo costruttivo sostenibile

I requisiti specifici per l’approvvigionamento energetico e la costruzione ad alta efficienza energetica sono una richiesta degli inquilini. Otto anni fa l’assemblea comunale ha approvato il piano di sviluppo privato, che definisce le norme edilizie generali nell’Ämet, per un totale di sette lotti. Di conseguenza, le nuove costruzioni devono conformarsi allo standard Minergie o a criteri equivalenti. Inizialmente la committenza aveva formulato un mandato di studio finalizzato alla certificazione in classe Minergie-A, ma il gruppo di progetto selezionato è andato oltre, orientando i lavori sullo Standard Costruzione sostenibile Svizzera SNBS. Ne deriva che il consumo di energia deve essere ridotto al minimo e l’approvvigionamento energetico deve avvenire il più possibile da fonti rinnovabili.

Per l’attuazione si è seguito un approccio pragmatico: un sistema di ventilazione avrebbe aumentato la quota di autoconsumo, ma in un contesto così verde il ricambio d’aria meccanico non era poi così convincente. Per questo si è deciso di rinunciare alla certificazione Minergie: ciononostante, committente e architetti concordano che, in fatto di sostenibilità, l’offerta dello sviluppo di Ämet è superiore alla media.

I molti vantaggi di un RCP

I proprietari del terreno hanno deciso in una fase avanzata della progettazione di fornire l’energia agli edifici residenziali tramite un RCP. L’organizzazione dell’infrastruttura è stata invece chiara sin dall’inizio: impianti fotovoltaici sui tetti e sonde geotermiche nel terreno vicino. Il modello di autoconsumo per l’energia solare è stato realizzato senza problemi; l’energia elettrica autoprodotta alimenta in primo luogo gli impianti tecnici, vale a dire le pompe di calore e il circuito di riscaldamento e raffreddamento. I responsabili di progetto della Nest avevano fatto le prime esperienze di RCP in ristrutturazioni di immobili più piccoli. In quei casi, l’uso commerciale o misto residenziale e commerciale garantisce un alto grado di autoconsumo.

Al contrario, la nuova edificazione Ämet a Birmensdorf è a uso esclusivamente residenziale, e in questo caso la quota di autoconsumo – intesa come rapporto tra volume della produzione e fabbisogno sul posto – migliora con l’aumentare della superficie di piano complessiva. Ciononostante un raggruppamento con altri lotti vicini non è mai stato all’ordine del giorno perché i calendari dei vari costruttori erano troppo diversi tra loro.

L’RCP Ämet è di proprietà della Nest Sammelstiftung, che, per essere autonoma, si occupa direttamente anche della gestione e della manutenzione; solo la contabilità è affidata a un fornitore di servizi esterno. Per i residenti, rimane il vantaggio di pagare l’energia elettrica meno che dalla rete pubblica. Il fabbisogno dell’area, superiore ai 100 000 kWh/anno, permette l’accesso al libero mercato tanto per l’acquisto quanto per la vendita delle eccedenze. Ma nelle ultime settimane, il forte aumento dei prezzi di mercato ha mostrato quanto sia incerto -questo business. Per questo motivo il risponsabile del RCP Ämet acquista l’energia residua direttamente dall’azienda locale, a -tariffe sicure.

Sviluppo residenziale Ämet, Birmensdorf (ZH)

 

Committenza: Nest Sammelstiftung, Zurigo

 

Architetti: Hauenstein LaRoche Schedler (HLS) Architekten, Zurigo

 

Progetto generale: Befair Partners, Zurigo

 

Tecnica dell’edificio RVCS: Concept-G, ­Winterthur

 

Progettazione PV/RCP: BE Netz, Lucerna

 

Destinazione d’uso: 12 edifici (residenziali); 84 appartamenti

 

Superficie utile principale: 6600 m2

 

Importo delle opere: non specificato

 

Concorso: 2016

 

Costruzione: 2020-2022

 

Fonte di calore: geotermia

 

Energia elettrica: FV, elettricità ecologica esterna

 

Contratto RCP: Nest Sammelstiftung

Con il sostegno di SvizzeraEnergia e Wüest Partner espazium – Edizioni per la cultura della costruzione ha pubblicato:
 

Nr. 1/2018 «Immobili ed energia: Strategie per l'immobiliare – guida per investitori istituzionali»

 

Nr. 2/2019 «Immobili ed energia: Strategie per il collegamento in rete»

 

Nr. 3/2020 «Immobili ed energia: Strategie di trasformazione»

 

Nr. 4/2021 «Immobili ed energia: Su percorsi comuni con l’elettromobilità»

 

Nr. 5/2022 «Strategie del consumo proprio»

Gli articoli del ciclo «Immobili ed energia» sono raccolti in questo e-dossier.

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