Co­ro­na­mento to­po­gra­fico della scuola Ru­dolf Stei­ner

La scuola Rudolf Steiner, situata a Confignon (Ginevra), ha incaricato lo studio Localarchitecture di progettare l'ampliamento dei suoi spazi in un edificio costruito alla fine degli anni Ottanta. La sopraelevazione si è dimostrata un'operazione architettonica riuscita che rispecchia la concezione steineriana dello spazio pedagogico.

Date de publication
11-12-2020

La rinomanza dell'architettura realizzata da Jean-Jacques Tschumi nel 1988 e la conclamata importanza della scuola Steiner hanno permesso a Localarchitecture di svolgere un'accurata analisi per questo mandato. Nel suo progetto iniziale, Tschumi aveva previsto un piano supplementare; ne aveva lasciato un indizio in un gradino situato alla fine dell'ultimo pianerottolo della scala centrale. Il progetto è stato quindi realizzato nella consapevolezza che la struttura era stata calcolata tenendo conto di un eventuale ampliamento: una considerazione importante, visto l'angusto contesto del lotto.

Per la sopreleva­zione gli architetti hanno operato delle scelte architettoniche che la distinguono dal preesistente. Hanno analizzato le molteplici attività proposte dall'istituzione e i flussi di circolazione dei 350 allievi e del personale di questa singolare scuola. Si è optato per una struttura mista in legno-calcestruzzo, come garanzia di leggerezza, cercando di ricorrere al maggior numero possibile di elementi prefabbricati. Ad eccezione del ballatoio in cemento armato, gettato durante le vacanze, il cantiere si è svolto durante il periodo scolastico.

Adattarsi ai principi antroposofici

Gli elementi del programma della sopraelevazione esprimono l'interpretazione contemporanea di un'architettura coerente con i principi antroposofici: una geometria che si sviluppa dal corpo umano. Il progetto si è dovuto adattare all'irregolarità delle forme architettoniche che con le loro ripetizioni, dalle finestre alle facciate, contribuiscono ad accompagnare il movimento fluido e armonioso di un corpo nello spazio.

«Il progetto vuole esprimere l'importanza che gli architetti hanno dato a quello che chiamano lo spirito del luogo»

L'adattamento alla complessità geometrica è stato realizzato in stretta collaborazione con i carpentieri e i falegnami, con lo scopo di far dialogare in modo intelligente il legno con la struttura della sopraelevazione. Il ricorso alla modellazione tridimensionale ha reso possibile la realizzazione dei disegni esecutivi con il costruttore. Il legno è stato utilizzato come materiale che distingue il progetto della sopraelevazione, ricalcando la struttura portante esistente in calcestruzzo con doppie travi in abete rosso. Il larice è stato utilizzato per tutti gli ­elementi esterni, come i parapetti delle scale, con carattere sia funzionale che espressivo.

La continuità sviluppata in altezza

La sopraelevazione esprime il suo signi­ficato se vista dal centro del cortile. La terrazza dell'ultimo piano dell'edificio originale diventa così la struttura distributiva in calcestruzzo del nuovo progetto. Il ballatoio è protetto da un'ampia gronda sostenuta da mensole che si prolungano a partire dalla struttura della copertura delle nuove aule, il cui profilo ne riprende l'andamento. La sopraelevazione è caratterizzata dal ritmo dalle linee verticali delle facciate, dal ballatoio con il suo parapetto e dalla gronda. Questi tre elementi generano un rapporto dinamico e amplificano i legami tra architettura e paesaggio, caratterizzato da una vista mozzafiato sul rilievo della Salève.

Apertura al cosmo

Il rapporto di continuità tra lo spazio interno e l'ambiente esterno è una delle chiavi di lettura del progetto. Diviso in 13 spazi pedagogici, l'interno mantiene la relazione grazie alle aperture laterali e ai lucernari che favoriscono il generoso apporto della luce naturale. Questi ultimi accentuano lo slancio della sopraelevazione, pensata come «coronamento topografico». Il rivestimento interno in pannelli di legno di abete rosso chiaro contribuisce a rendere le superfici accoglienti e adatte all'apprendimento. I nove setti che scandiscono le aule, ruotati tra loro di 15 gradi, si riallacciano all'architettura antroposo­fica, seguendo il trascorrere del tempo ­solare.

Il progetto esprime l'importanza che gli architetti hanno dato a quello che chiamano «lo spirito del luogo». L'utilizzo del legno come materiale primario ricorda la prima versione del Goetheanum a sud di Basilea, che fu il primo edificio costruito per ospitare la sede della Scuola libera di Scienza dello spirito, fondata da Rudolf Steiner e inaugurata negli anni Venti. Questo edificio, scomparso e sostituito da una seconda versione in calcestruzzo armato, si sviluppava anch'esso sotto una doppia cupola di legno che raggiungeva l'altezza di 34 m. Un secolo dopo la nascita di questo progetto educativo, la sua vitalità continua a nutrire la comunità di questa scuola.

Partecipanti al progetto

Committenza Association en faveur de l’école Rudolf Steiner, Ginevra

Architettura Localarchitecture, Losanna

Ingegneria civile Ingeni, Carouge

Direzione lavori Thinka Architecture, Onex

Pompa di calore SIG, Ginevra

Ingegneria RVS e sicurezza srg.eng, Ginevra

Carpenteria Ateliers Casaï, Petit-Lancy

 

Edificio

Superficie (SIA 416) 650 m2

Volume (SIA 416) 3368 m3

 

Legno e costruzione

Tetti delle aule Pannelli in abete rosso a 3 strati, 80 mm

Facciata, corridoio Pannello a 3 strati in larice 27 mm, e abete rosso 120 mm; pannello acustico in abete rosso 27 mm

Tettoia, ballatoio Pannello a 3 strati in abete rosso 42 mm, portico in abete rosso laminato

Facciata (lato strada) Tavola in abete rosso a 3 strati 42 mm, pannello acustico in abete rosso, rivestimento in pannelli di larice scanalato-crestato segato grezzo, pannello a 3 strati in abete rosso 27 mm

Tettoia (lato strada) Rivestimento in pannelli in larice piallato, pannello a 3 strati in abete rosso 19 mm

 

Date

Progetto 2014-2017

Cantiere 2017-2018

 

Costi

Totale 3,9 milioni di franchi

Questo articolo è apparso nella pubblicazione speciale «Città in legno – Costruire in altezza, soprelevazioni, sicurezza sismica». Altri articoli sul legno sono raccolti nel dossier digitale.

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