Da stu­den­ta­to a sta­bi­le ammi­nis­tra­tivo

Via Trevano 9, Lugano

Publikationsdatum
10-05-2023

L’edificio costruito nel 1967 dagli architetti Marazzi, Lucchini e Pedrotti, era caratterizzato da una costruzione chiara ed essenziale che, nella sua struttura e nella sua forma, corrispondeva in modo ottimale alle esigenze funzionali del tempo. Si componeva essenzialmente di due corpi di fabbrica, un corpo principale costituito da setti e solette in calcestruzzo, contenente gli spazi principali e da una torre contenente i collegamenti verticali e i servizi.

La struttura era realizzata integralmente in calcestruzzo, con tutte le superfici esterne a faccia vista, compresi i parapetti continui su tutta la facciata e le lamelle frangisole. Era completata da serramenti e tamponamenti in legno. Questa pulizia tettonica e costruttiva conferisce all’edificio la sua caratteristica espressione, di indubbio valore architettonico. L’utilizzo coerente di un materiale durevole come il calcestruzzo (firmitas), unito a scelte tipologiche e costruttive adeguate (utilitas) ha garantito a questa architettura di qualità (venustas) di arrivare ai nostri giorni, dopo 45 anni, in un discreto stato di conservazione.

Nell’ottica di un riuso e di rinnovo integrale del suo ciclo di vita, vi erano tuttavia importanti carenze, soprattutto strutturali, che ne pregiudicavano il mantenimento, rendendo improrogabile una messa in sicurezza: Sicurezza strutturale in caso di incendio non garantita, in quanto i sottili elementi portanti in calcestruzzo (setti e solette) non presentavano un copriferro sufficiente a soddisfare i tempi di resistenza al fuoco richiesti: l’edificio sarebbe collassato in poche decine di minuti.

Impiantistica obsoleta e difficilmente recuperabile, inadeguata alle esigenze funzionali e igienico-sanitarie attuali. La distribuzione e suddivisione degli spazi non corrispondeva più alle esigenze del committente. Parametri energetici del tutto insufficienti rispetto ai requisiti attuali in termini di fabbisogno energetico, produzione di calore e coibentazione termica, anche ai sensi della protezione dal calore estivo. Presenza di sostanze nocive nei materiali di rivestimento, serramenti, istallazioni, servizi igienici.

Progetto

Il progetto realizzato è scaturito da un concorso pubblico di architettura nel 2010 che prevedeva il mantenimento della destinazione originale dell’edificio, come Casa dello Studente, aggiungendo spazi amministrativi per la sede regionale degli Uffici di Collocamento.

Nel corso del 2012, il Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport in seguito a una ridefinizione dell’offerta di alloggi per studenti, decise di rinunciare alla realizzazione del progetto previsto. Tale rinuncia comportò una ridefinizione complessiva della destinazione dell’edificio a spazi esclusivamente amministrativi per la Divisione delle Contribuzioni. Il nuovo progetto richiedeva una ristrutturazione integrale capace di adeguarsi alle nuove esigenze della committenza e di allinearsi agli standard attuali in materia di sostenibilità energetica e di sicurezza. La chiarezza del concetto architettonico e costruttivo del progetto di concorso ha reso possibile un cambiamento radicale della tipologia, mantenendo intatto lo spirito originale dell’edificio, pur riconvertendolo agli standard richiesti per un moderno stabile amministrativo.

L’Intervento: rinnovo integrale del ciclo di vita

Al centro dell’intervento vi è il consolidamento della struttura in calcestruzzo, ottenuto grazie al rivestimento a secco degli elementi portanti, in modo da garantire la sicurezza strutturale in caso di incendio. Grazie a questo concetto di rivestimento interno, è stato possibile inserire in modo coerente, separandole dalla struttura, le nuove installazioni e di ottenere, intervenendo esclusivamente dall’interno, il risanamento termico dell’involucro secondo le esigenze di certificazione Minergie®, pur conservando integralmente intatta la caratteristica espressione architettonica delle facciate in calcestruzzo a faccia vista articolate dal ritmo delle lamelle brise-soleil.

Il concetto è semplice ed essenziale e finalizzato al mantenimento integrale della struttura in calcestruzzo e della sostanza architettonica essenziale: L’edificio è spogliato di tutti gli elementi leggeri e ridotto all’essenziale: struttura portante e facciate in calcestruzzo. Il rivestimento interno delle strutture è realizzato con materiale idoneo a garantire la sicurezza strutturale in caso di incendio. Questo obiettivo è raggiunto aggiungendo tra i setti e le solette dei rivestimenti in materiale ignifugo capace di garantire EI 60. Questi “alveoli” tubolari sono dotati di aperture in corrispondenza dei corridoi e sono chiusi in corrispondenza di facciate e corridoi con serramenti ed elementi divisori adeguati.

Gli elementi prefabbricati in calcestruzzo che caratterizzano la facciata, parapetti e lamelle frangisole, sono risanati in modo da garantirne un nuovo ciclo di vita. A complemento della struttura, i serramenti – parti vetrate e pannelli isolanti – sono posti tra le strutture interne di rivestimento (tubi o alveoli) e gli elementi esterni, in modo da garantire una coibentazione termica integrale e adeguata. Il progetto preserva così l’espressione architettonica originale, caratterizzata dalle facciate in cemento a faccia vista, che caratterizzano da decenni, nella memoria collettiva, lo spazio urbano su Via Trevano.

Spazi

Gli spazi richiesti sono inseriti in modo coerente, rispettando la logica modulare dei setti e delle solette. Anche negli spazi più grandi rimane leggibile il modulo dei setti rispettivamente, al Piano terreno, degli architravi e dei pilastri. Gli spazi secondari sono disposti, rispettando l’assetto originale, nella «torre» del volume accessorio, insieme alle scale e agli ascensori. Il piano terra presenta due entrate distinte, una per l’utenza esterna e una per il personale, che vanno a dividere gli spazi e i flussi anche all’interno: ricezione clienti, cancelleria da una parte e ricezione incarti, sala multiuso e locale pausa dall’altra.

I nuovi spazi sono caratterizzati da uno sfruttamento ottimale della luce naturale. I piani adibiti a uffici sono caratterizzati dal lungo corridoio centrale illuminato sulle testate con luce naturale grazie alle nuove aperture eseguite in facciata. Le pareti del corridoio caratterizzano ogni piano con un colore specifico. Gli uffici sono luminosi e concepiti seguendo gli standard previsti dalle linee guida del committente. Al piano interrato sono disposte le installazioni tecniche e gli spazi necessari all’archiviazione degli incarti fiscali.

Materiali

I materiali utilizzati sono semplici, durevoli ed economici. I tre elementi costruttivi utilizzati nell’edificio (struttura|alveoli tubolari di rivestimento della struttura esistente|elementi divisori e tamponamenti) sono concepiti in modo da essere chiaramente leggibili sia all’interno, sia all’esterno del fabbricato: il grigio e la texture tipica della struttura in calcestruzzo a faccia vista delle facciate, il colore chiaro per le lastre in cartongesso e per l’impasto naturale del Linoleum che si differenzia da quello degli elementi divisori di tamponamento colorati e dei serramenti in alluminio verniciato con effetto micaceo color bronzo. I pavimenti degli spazi comuni e pubblici al piano terra  sono concepiti in terrazzo, un materiale estremamente durevole e con una massa adeguata ad accogliere un sistema di riscaldamento/raffreddamento a pavimento. Gli sportelli e gli elementi divisori qui sono costituiti da elementi in MDF colorati nell’impasto, un materiale durevole e di facile manutenzione.

Rinnovamento energetico e tecnico

Il sistema costruttivo permette un risanamento integrale delle strutture portanti (incendio), degli spazi (acustica, impianti) dell’involucro (Minergie) e degli impianti (RCVS+E). Questi utimi sono ora chiaramente separati dalla struttura, inseriti nell’intercapedine tra la struttura stessa e gli elementi di rivestimento a secco. Installati in modo apparente, per poi essere rivestiti. I nuovi tracciati sono semplici e razionali.

Lo stabile soddisfa le caratteristiche di certificazione Minergie®. Gli uffici sono dotati di un impianto di riscaldamento/raffrescamento tramite ventilconvettori. Non vi è ventilazione meccanica, ma una gestione individuale dei ricambi d’aria mediante apertura delle finestre. L’energia primaria proviene da fonti rinnovabili, attraverso termopompe aria-acqua reversibili. Le stesse termopompe sono utilizzate per la produzione del freddo necessario nei mesi caldi. Gli spazi al piano terra sono ventilati con un sistema che prevede il recupero di calore, mentre il pavimento radiante reversibile ne assicura sia il riscaldamento che il raffrescamento.

Luogo
via Trevano 9, 6900 Lugano

 

Committenza
Repubblica e Cantone Ticino, Sezione della Logistica, Bellinzona

 

Architettura
Durisch + Nolli Architetti Sagl, Massagno

 

Team di progetto
A. Nolli,
P. Durisch, J. Laffranchini, A. Mazzieri

 

Direzione lavori
Durisch + Nolli Architetti Sagl, Massagno

 

Ingegneria civile
Lurati Muttoni Partner SA, Mendrisio

 

Progetto impianti RVCS
Tecnoprogetti SA, Camorino

 

Progetto impianti elettrici, fisica delle costruzioni, acustica ed illuminotecnica
Erisel SA, Bellinzona

 

Geologia
Ing. Pedrozzi e Associati SA, Pregassona-Lugano

 

Impresa
Giovanni Quadri SA, Cadempino

 

Fotografia
Giorgio Marafioti, Agno; Studio Willen, Zurigo

 

Date
concorso 2010, progetto 2011-2015, realizzazione 2016-2019

 

Pianificazione energetica
Erisel SA, Bellinzona

 

Certificazione o Standard energetico
Minergie TI – 459

 

Intervento e tipo edificio
ristrutturazione Categoria edificio (Ae): 4’024 m2

 

Fattore di forma (Ath/Ae)
0.97

 

Riscaldamento
100% PdC aria esterna/acqua

 

Acqua calda
100% riscaldamento a gas a condensazione

 

Indice Energetico Complessivo (da certificazione)
45.3 kWh/m2a

Verwandte Beiträge