En­er­gie al­ter­na­ti­ve di prossi­mi­tà

«Nell'ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni si adoperano per un approvvigionamento energetico sufficiente, diversificato, sicuro, economico ed ecologico, nonché per un consumo energetico parsimonioso e razionale». – Costituzione federale, art. 89, 1990

Publikationsdatum
14-06-2022

La decisione elvetica di raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2050, con l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale a un livello sostenibile, implica al contempo l'abbandono graduale del nucleare (settore che oggi rappresenta un terzo della produzione nazionale di elettricità). Per evitare l'aumento delle emissioni di anidride carbonica questa scelta esige una riconversione massiccia verso le energie rinnovabili – eolico e fotovoltaico in particolare – individuando la proporzione auspicabile tra le diverse fonti disponibili e l'attivazione di politiche razionali di localizzazione delle centrali. Il coordinamento logistico tra i bisogni e la produzione energetica rispettosa dell'ambiente è quindi un compito impegnativo che imporrà modifiche anche alle abitudini dei consumatori.

In questo ambito, il tema della progettazione e gestione delle reti energetiche integrate svolge un ruolo determinante nel dibattito specialistico. Le nuove reti di riscaldamento e raffreddamento, efficienti e basate su risorse rinnovabili, che incominciano progressivamente a funzionare in diversi centri urbani sono solo una delle tante strade da esplorare, ma hanno certamente un ruolo chiave nella decarbonizzazione, visto che il comfort degli edifici rappresenta una parte significativa del consumo finale di energia attualmente prodotta con combustibili fossili.

I nuovi impianti possono attingere a fonti diversificate disponibili sul sito o nelle sue vicinanze (acque superficiali, acqua potabile, calore del sottosuolo o di scarto dalla depurazione delle acque reflue e dagli impianti di incenerimento dei rifiuti, calore residuo dei centri di calcolo, biomassa ecc.) e la loro implementazione permette di riorganizzare l'attuale sistema di fornitura, soddisfacendo le esigenze di approvvigionamento energetico di interi comparti edilizi in modo sostenibile. Come è stato osservato, le previsioni del programma nazionale di ricerca «Reti termiche» dell'Ufficio federale dell'energia prevede che queste fonti possano coprire un giorno un quarto del fabbisogno per riscaldamento e acqua calda dell'intera Svizzera.

Questo numero di Archi si occupa dunque di reti termiche a bassa temperatura, spiegando le loro caratteristiche e illustrando alcuni esempi che favoriscono e ottimizzano gli scambi tra i vari utenti.

Come dimostrano le pagine della rivista, i volumi di energia termica che possono essere recuperati sono rilevanti, vi è la capacità di realizzare le attrezzature in tempi relativamente rapidi e tali soluzioni offrono la possibilità di condividere l'energia prodotta a scala locale, a livello di uno o più isolati, di quartiere o di città.

È per questa ragione che i piani direttori cantonali per l'energia svolgono un compito importante nella valutazione della fattibilità di questo tipo di infrastrutture e nell'identificazione delle aree prioritarie per i tracciati, mentre i Comuni giocano un ruolo decisivo nell'attuazione dei progetti, coinvolgendo e coordinando gli attori portatori d'interesse, oltre a incentivare la connessione degli abitanti alla rete in modo da aumentare l'offerta di energia pulita.

Gli esperti del settore prevedono che la svolta energetica non avrà una direzione unica, assomiglierà piuttosto a un intreccio di percorsi tendenzialmente orientati verso uno scopo comune, le cui intersezioni si troveranno spesso in conflitto. Osservano inoltre che l'aumento della flessibilità e della capacità di stoccaggio delle reti è un fattore su cui puntare per essere in grado di utilizzare la fonte di energia adatta al momento giusto, attenuando i picchi di consumo. Sarà la ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale, l'uso della simulazione digitale che consente l'ottimizzazione del funzionamento della rete, e la formazione di professionisti con competenze transdisciplinari che sappiano integrare in modo innovativo questi sistemi nei loro progetti a trovare la soluzione delle interferenze, ma il concetto di «sobrietà energetica» dovrà inevitabilmente fare parte dei nuovi stili di vita della popolazione. Alla politica e all'economia sta il compito di portare avanti questa sfida pensando al bene comune, ma solo cittadini sufficientemente formati e informati saranno in grado di sostenere con consapevolezza i compromessi necessari.

Da emergenza a progetto culturale
In occasione del 50° anniversario della Fondazione Svizzera Pro Venezia pubblichiamo il volume Il restauro della cappella dei Tessitori di seta. Chiesa dei gesuiti a Venezia, a cura di Fabio Cani e Graziella Zannone Milan, espazium – Edizioni per la cultura della costruzione-Edizioni Antiga, Zurigo-Crocetta del Montello 2022.

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