Spazi temporanei per la creatività
«Città in legno» 5/2019
I moduli dell’edificio Lattich occupano dall'aprile 2019 i terreni del vecchio deposito merci delle FFS a San Gallo. Con una struttura completata solo fino al grezzo si riescono a mantenere gli affitti bassi.
Costruito sul sedime del vecchio scalo merci, Lattich è stato realizzato in soli due mesi e per i prossimi 10-15 anni offrirà un’oasi di creatività alla tranquilla San Gallo. L’area della vecchia stazione merci è uno degli ultimi comparti di sviluppo urbano della città, su cui dovrebbe sorgere lo svincolo dell'autostrada A7 per Appenzello. Fino a quel momento i vecchi depositi delle FFS e un lotto adiacente di 100 m² rischiavano però di rimanere inutilizzati. Nel 2016 il consorzio Lattich decise di sondare il potenziale di sviluppo dell’area; i risultati di tale ricerca indicarono la possibilità di uno sfruttamento temporaneo articolato e complesso. Il progetto fu così portato avanti: le prime attività creative sono ora insediate e si sta pensando a un possibile ampliamento.
Casseri e impalcature
Per questo terreno inutilizzato, lo studio d'architettura In situ, in collaborazione con Blumer Lehmann, ha concepito una struttura modulare in legno, nella cui realizzazione sono confluite l'esperienza pluriennale nella progettazione modulare dell’azienda e quella dello studio, già impegnato in interventi simili come edifici per richiedenti l'asilo, interventi di ricucitura urbana o spazi per l'industria creativa a Basilea o Zurigo.
Il Lattich è basato sulla rielaborazione di 48 moduli precedentemente sviluppati da Blumer Lehmann. Le dimensioni degli elementi in affitto partono da 27.6 m² per singola unità, salgono a 57 m² per due, per arrivare agli 86.5 m² per tre unità. I collegamenti verticali fra i tre livelli della struttura sono garantiti da una serie di scale e ballatoi realizzati con ponteggi da cantiere sul fronte sudorientale dell’edificio. Mentre la facciata esterna colpisce per il suo rivestimento in casseri gialli, all’angolo nord-est svetta la scritta «Lattich», inchiodata su lastre di legno nero alla facciata sottostante. Il disegno della facciata è opera dall’artista Markus Gossolt, dell’agenzia Alltag.
La potenzialità del grezzo
I locatari dei vari spazi hanno a disposizione un gruppo di servizi in comune per piano; sul tetto, la terrazza funge da spazio collettivo all’aperto. I vari moduli sono costituiti da pannelli OSB grezzi, mentre quelli per i WC sono in pannelli di truciolare impermeabilizzato, personalizzabili dagli stessi utenti. L'edificio rientra così nella categoria «Grezza II» (copertura, finestre, facciate e impianti tecnici).
La locazione di un edificio con simili caratteristiche è inusuale; solo così è però possibile mantenere bassi i canoni di affitto offrendo contemporaneamente un tocco di individualità grazie alla possibilità di intervento da parte degli affittuari. Oltre al ristorante con spazi esterni, al piano terra gallerie d'arte, studio di yoga, studi di grafica e di architettura e un negozio di fiori garantiscono un variopinto mix funzionale. Una volta dismesso, l’edificio potrà però continuare a offrire altrove spazio per la creatività.
Il regolamento edilizio in realtà non prevede edifici temporanei. Questo comporta che le misure di protezione dal fuoco per l'edificio Lattich debbano essere identiche a quelle di un edificio tradizionale.
La tolleranza nei confronti di un edificio temporaneo costruttivamente più semplice è stata comunque maggiore: una facciata in casseforme o un'impiantistica lasciata a vista sarebbero state impensabili in un edificio permanente.
Proprio la semplicità dell’edificio ha però permesso a Pascal Angehrn, capo-progetto di In situ, e Richard Jussel, direttore di Blumer Lehmann, di sfruttare il progetto in questione come occasione per introdurre il processo BIM nel lavoro delle aziende coinvolte, finora raramente impegnate con tale forma di organizzazione. Per tale motivo si è lavorato fin dall’inizio all’organizzazione dell’automatizzazione e all'ottimizzazione del processo attraverso una costante interconnessione digitale degli attori coinvolti. Angehrn e Jussel hanno cercato di coinvolgere tutti gli artigiani presenti in cantiere; ciò non si è però rilevato sempre possibile, in quanto le competenze del personale non erano sempre sufficientemente approfondite.
Partecipanti al progetto
Finanziatori Blumer Lehmann, Gossau; Christoph Tobler e Claudia Züger Tobler, San Gallo;
equimo, San Gallo; Hälg & Co., San Gallo; Fondazione Steinegg e altre fondazioni, San Gallo; Stutz, San Gallo; Banca Cantonale, San GalloCommittenza Associazione Lattich, San Gallo
Sviluppo/impresa totale Blumer Lehmann, Gossau
Concezione/architettura Baubüro In situ, Zurigo; Blumer Lehmann, Gossau
Strutture in legno Blumer Lehmann, Gossau
Impiantistica Hälg & Co, Berna
Edificio
Superficie 1530 m2
Volume 5100 m3
Legno e costruzione
DUO/BSH/pannelli 311 m3 (abete rosso, Svizzera)
Pannelli triplo strato 59 m3 (abete rosso)
Pannelli OSB 67 m3
Pannelli per casseri 30 m3 (abete rosso)
Date
Realizzazione 2 mesi (febbraio – aprile 2019)
Produzione moduli 22 giorni per 48 moduli
Costi
Valore di mercato ca. 3.2 mio. CHF
I contributi del quinto numero di Città in legno sono raccolti nel nostro dossier digitale; qui è possibile scaricare il fascicolo.