Prix SIA – il nuo­vo ri­co­no­sci­men­to

Con questo suo nuovo riconoscimento, la Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) si posiziona attivamente come protagonista della sostenibilità e promuove il «Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione».

La Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) si è impegnata in favore del «sì» alla nuova Legge sul clima e sull’innovazione e ha lanciato la piattaforma voix-de-la-durabilite.ch dedicata alle votazioni federali di ottobre. Due messaggi chiari, entrambi espressione di come la Società voglia posizionarsi tra i maggiori protagonisti della sostenibilità in Svizzera. A questi due segni tangibili si aggiunge ora il «Prix SIA» – il riconoscimento svizzero per una trasformazione sostenibile del nostro ambiente di vita.

Come sottolinea Urs Rieder, copresidente ad interim della SIA, in un’intervista: «(…) il settore della costruzione ha ancora una lunga strada da percorrere in termini di sostenibilità. Oggi siamo più sensibili a certe tematiche, eppure molti investitori continuano a costruire come si faceva venti o trent’anni fa, per comodità o perché possono trarre subito vantaggi economici oppure perché mancano le necessarie competenze». Per spezzare una lancia a favore della sostenibilità la SIA vuole far conoscere e premiare i progetti realizzati tenendo conto di esigenti principi di responsabilità sociale, territoriale e ambientale.

Apertura

La particolarità del Prix SIA risiede nella sua apertura. Di fatto, il riconoscimento non è pensato solo per le opere architettoniche o ingegneristiche, ma si rivolge altresì ai processi, ai materiali, alle innovazioni tecniche e tecnologiche che vedono la luce grazie al contributo di tutte le professioni legate alla cultura della costruzione. Il Prix SIA è destinato dunque a un ampio ventaglio di discipline: dall’ingegneria all’architettura, dall’urbanistica all’architettura del paesaggio, dall’impiantistica degli edifici alla scienza dei materiali, ma non solo. Unica condizione: i progetti candidati devono essere stati realizzati tra il 1° gennaio 2021 e il 31 maggio 2023 e avere un impatto economico, sociale e ambientale positivo sull’ambiente di vita svizzero. I dossier inoltrati saranno valutati in virtù della loro conformità con il «Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione» e degli otto criteri che il Sistema propone.

Per far fronte alla sfida di analizzare, in base a criteri predefiniti, un ventaglio di progetti probabilmente tra loro assai diversi, la SIA ha costituito una giuria ad hoc, composta di dieci membri (uomini e donne), tra cui professionisti di grande calibro, come pure noti esponenti del mondo accademico. I membri della giuria hanno ciascuno una propria visione della «sostenibilità», e sarà proprio da tale molteplicità di opinioni, non sempre convergenti, che scaturirà la ricchezza delle interpretazioni. La giuria nominerà da sei a nove progetti che saranno presentati al pubblico in gennaio 2024, durante la fiera Swissbau. I progetti selezionati saranno poi oggetto di un secondo turno di valutazione, previsto il 23 maggio 2024, lo stesso giorno in cui si terrà la cerimonia di premiazione a Winterthur.

Più di un riconoscimento

L’obiettivo della SIA è quello di creare, grazie al Prix SIA e alla piattaforma multimediale www.prixsia.ch, uno spazio di discussione sul «modo in cui vorremmo vivere». Nel corso del prossimo inverno sarà dato il via a dibattiti pubblici, denominati «Prix SIA Talks». Da novembre 2023 a maggio 2024, anche il vasto pubblico avrà modo di esprimere una propria valutazione e di designare un vincitore tra i progetti in lizza. Il conferimento di un premio non è certamente l’unico strumento per aprire il dibattito, ciò non di meno l’iniziativa è audace e si prospetta avvincente. Inoltre, permetterà di allestire un inventario della sostenibilità e di come, nel settore della costruzione, tale concetto sia colto e compreso. L’iniziativa ci ricorda altresì che «La cultura della costruzione abbraccia la sfera emotiva, personale e soggettiva, ma è anche un concetto oggettivo e razionale. La cultura della costruzione deve, soprattutto, essere negoziata e discussa», per usare le stesse parole del presidente della giuria Emanuel Christ. Infine, tale approccio contribuisce a promuovere il «Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione» e a farlo conoscere. L’appuntamento è fissato a novembre per scoprire l’insieme dei progetti candidati.

Prix SIA – Il riconoscimento svizzero per una trasformazione sostenibile del nostro ambiente di vita

 

Consegna dei progetti: dal 24 luglio al 31 ottobre 2023
Tutte le informazioni su www.prixsia.ch

 

La giuria

 

Emanuel Christ, architetto, (presidente della giuria);

Barbara Buser, architetta;

Catherine de Wolf, architetta e ingegnera;

Guillaume Habert, geologo;

Nathalie Mongé, architetta paesaggista e urbanista;

Elli Mosayebi, architetta;

Werner Sobek, ingegnere e architetto;

Marco Waldhauser, ingegnere RVC;

Cristina Zanini Barzaghi, ingegnera civile;

Magali Zuercher, urbanista e architetta