A Men­dri­sio, pro­get­to di ac­co­glien­za rea­liz­za­to da stu­den­ti e ri­chie­den­ti asi­lo

Questo semestre autunnale, presso l'Accademia di Mendrisio, i professori invitati Vanessa Lacaille e Mounir Ayoub, affiancati dagli architetti Ginevra Masiello e Tania Perret, hanno proposto agli studenti di lavorare sul tema dell'ospitalità e, più in particolare, sull'accoglienza dei richiedenti asilo in Ticino. Il laboratorio invita studenti e residenti (abitanti delle zone di confine, come i richiedenti asilo appunto) a lavorare insieme per immaginare e costruire possibili alternative alle condizioni di accoglienza esistenti.

Data di pubblicazione
11-12-2023

Negli ultimi mesi le tensioni nel Cantone sono aumentate. I centri di accoglienza per richiedenti asilo sono sotto pressione. È sempre una situazione politicamente difficile. La Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha recentemente visitato Chiasso per informarsi sulla situazione attuale e per parlare con le autorità cantonali e comunali. Al di là del clamore mediatico, il laboratorio del corso di architettura ha deciso di lavorare a stretto contatto con i migranti arrivati in Svizzera negli ultimi tempi, per cercare di capire la realtà in cui vivono. Dove si fermano? Per quanto tempo? Quali sono le condizioni di accoglienza? Chi le stabilisce? Come percepiscono gli spazi delle città che li accolgono? Come immaginano la «città dell'ospitalità»?

Lavorare con la popolazione locale

Durante la prima parte del semestre, gli studenti hanno trascorso la maggior parte del tempo direttamente sul campo in diverse città del Ticino, confrontandosi e osservando la situazione attuale. A Chiasso, Locarno e Balerna hanno organizzato una serie di laboratori di costruzione di modelli architettonici assieme ai residenti locali (richiedenti asilo e persone coinvolte in vario modo al tema della migrazione). I circa quaranta modelli prodotti descrivono non solo la realtà quotidiana dei luoghi in cui vivono, ma anche una loro dimensione immaginifica. Gli studenti hanno poi visitato, i vari centri di accoglienza del Cantone. Questi edifici, assieme ai modelli realizzati con i residenti, sono stati documentati in modo dettagliato con disegni architettonici e fotografie, con l'obiettivo di confrontare l'immaginario dei residenti con la realtà.

Un breve soggiorno a Lampedusa

La questione dell'accoglienza si estende ben oltre la Svizzera. L'odissea europea di alcuni dei migranti che arrivano in territorio elvetico inizia spesso a Lampedusa, piccola isola italiana a 130 km dalle coste della Tunisia. Per comprendere meglio il calvario delle persone incontrate in Ticino, il laboratorio ha organizzato un viaggio di studio in quest'isola-frontiera. L'atelier ha preso atto dei meccanismi spaziali e architettonici di sorveglianza, isolamento, confinamento e assoggettamento degli individui.

Mostra all'Accademia

Tornati a Mendrisio, l'atelier ha aperto sue le porte alle persone con cui ha collaborato, ai colleghi dell'Accademia e alla popolazione. La mostra, tenutasi il 9 e 10 novembre e organizzata dagli stessi studenti, è stato un importante momento di condivisione delle esperienze e delle conoscenze acquisite. I due giorni di presentazioni hanno permesso a studenti e corpo docente di riflettere insieme sulle modalità d'intervento. L'atelier ha infine deciso di produrre un progetto collettivo, un'architettura come atto politico.

Al momento sono a lavoro e non vedono l'ora di condividerlo con voi a Chiasso il 14 e 15 dicembre (vedi invito).