Le ra­gio­ni di un’ope­ra: per­ché il sot­to­pas­so

Nell'ambito del piano strategico per Mendrisio, la stazione FFS gioca un ruolo centrale non solo per la mobilità, ma anche per la sua valenza di spartiacque urbanistico che divide il nucleo con l'Accademia dal quartiere residenziale con il nuovo campus SUPSI. Ora un intervento va a collegare le due aree.

Data di pubblicazione
03-10-2019

Per ottenere dei risultati è necessario prefissarsi dei traguardi e perseguirli attraverso un programma preciso e dettagliato. Il piano strategico della città di Mendrisio, chiamato Mendrisio 2030, propone la crescita della città attraverso due obiettivi principali:

  • offrire zone lavorative di elevata qualità ambientale e infrastrutturale;
  • sviluppare un polo universitario.

La città, sostenuta dal Cantone e dalla Confederazione, vuole dunque consolidare la propria importanza di nodo ferroviario sull’asse strategico Zurigo-Milano e contemporaneamente affermarsi come polo internazionale dell’architettura; sia in virtù della continua espansione dell’Accademia, sia grazie all’imminente apertura del nuovo campus della SUPSI, che proprio a Mendrisio trasferirà il Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD).

In questo contesto, la stazione FFS e la ferrovia di Mendrisio assumono quindi una duplice valenza diventando un elemento chiave nella mobilità territoriale, con una utenza in continua crescita, ma costituendo contemporaneamente un elemento di separazione, una barriera fisica tra il nucleo cittadino e l’Accademia di architettura da un lato e la zona industriale/residenziale e il nuovo campus SUPSI dall’altro.

FFS, supportata dal Cantone, si è dunque impegnata a rispondere ai nuovi bisogni, adeguando l’infrastruttura per renderla commisurata alla crescente utenza realizzando quella connessione necessaria per dare continuità tra le due parti della città. Un nesso non solo urbanistico ma anche funzionale e culturale che mette in dialogo Accademia e SUPSI.

Il progetto

Il progetto di riqualificazione della stazione FFS prevede in prima fase l’esecuzione del prolungamento del sottopasso sud e successivamente il rifacimento del marciapiede 1 e dello stabile viaggiatori.

L’estensione del sottopasso sud consiste nell’esecuzione di un manufatto in calcestruzzo di larghezza utile pari a 4 m e lunghezza 15 m sottostante i binari 5 e 6 della stazione, nonché di una ­serie di rampe e scale in uscita su via Catenazzi, poco prima dell’ingresso del futuro campus SUPSI.

Il cantiere e il concetto logistico

Condizioni cardine al momento dell’apertura del cantiere erano:

  1. preservare la completa operatività della stazione ferroviaria, ivi inclusi gran parte dei parcheggi per l’utenza park & rail,
  2. minimizzare i disturbi alla viabilità degli ­autopostali in manovra su via Catenazzi, 
  3. garantire completa accessibilità all’adiacente cantiere della SUPSI.

Il progetto strutturale in quanto tale non presenta evidenti criticità ma le suddette esigenze hanno imposto di minimizzare l’area interessata dal cantiere e una dettagliata pianificazione sequenziale delle fasi di lavorazione.

Tra queste, la prima attività è stata l’esecuzione, in corrispondenza dei binari 5 e 6, di due ponti ferroviari provvisori posati grazie a due operazioni intensive di 54 ore ciascuna (vedi la cronologia in basso).

A seguire sono stati pianificati gli scavi sotto i binari e i movimenti terra, che, per ridurre l’area di intervento e le interferenze su via Catenazzi, hanno previsto la realizzazione di una serie di opere di sostegno intermedie quali pareti ancorate in corrispondenza del sottopasso e berlinesi in corrispondenza delle rampe e delle scale.

Coerentemente, anche l’esecuzione delle attività successive (quali le demolizioni, la casseratura, la posa dell’armatura, i getti, le canalizzazioni e le impermeabilizzazioni) è stata programmata secondo le esigenze operative della ferrovia e di viabilità della strada adiacente.

Tutto ciò ha fatto sì che la pianificazione e la gestione di questo progetto rivestissero, e rivestano tuttora, un ruolo tale da richiedere non solo un’analisi dettagliata dell’esecuzione temporale, ma anche la pianificazione delle risorse materiali (in termini di forniture e macchinari) necessarie per portare a compimento con successo quanto richiesto dal committente.

 

Cronologia dell'esecuzione di due ponti ferroviari provvisori, posati in due operazioni di 54 ore ciascuna

Esecuzione dei ponti provvisori

Dalle ore 21:00 del venerdì alle ore 05:30 del lunedì:

  • venerdì ore 21:00: chiusura binario e taglio rotaie;
  • sabato ore 01:00: esecuzione scavi e rimozione della ghiaia per arrivare in quota;
  • sabato ore 08:00: posa dell’armatura ed esecuzione dei getti delle due fondazioni di appoggio del ponte in corrispondenza di micropali precedentemente realizzati (per queste fondazioni è stato utilizzato un calcestruzzo C30/37 avente un mix design appositamente studiato e testato in grado di raggiungere il 50% della resistenza in 12 ore);
  • domenica ore 02:00: messa in opera dei dispositivi di appoggio del ponte e del sistema di ritenuta ghiaia;
  • domenica ore 04:00: posa in opera del ponte ferroviario arrivato in loco via binario; per la posa è stato utilizzato un carro-gru Kirow da 150 t;
  • domenica ore 10:00: rispristino rotaie tramite saldatura in opera;
  • domenica 14:00: attività di tecnica ferroviaria;
  • lunedì 05:45: riapertura binario.

Logistica di cantiere e piani scavo

Per i piani, clicca sul bottone «Download». 

Programma delle fasi di lavoro tra gennaio 2019 e ottobre 2019:

  • demolizione del marciapiede 5 e posa in opera di una passerella provvisoria (l=15 m) per garantire l’accesso al binario da parte dei passeggeri (lavorazione intensiva di 32 ore);
  • scavo in due fasi della zona centrale del sottopasso con stabilizzazione del fronte tramite chiodi di ancoraggio e gunite spruzzata (via Catenazzi aperta al traffico);
  • demolizione di parte del sottopasso esistente;
  • esecuzione pali lato ferrovia su via Catenazzi (via Catenazzi aperta al traffico);
  • esecuzione pali lato deposito autopostali (via Catenazzi chiusa, deviazione traffico autopostale e traffico cantiere SUPSI);
  • posa armatura e getti del sottopasso sotto i binari (per il getto della soletta, in prossimità dei ponti provvisori, si prevede l’assemblaggio di gabbie di armatura a terra e posa in opera appendendole ai ponti provvisori, cassero e getto in notturno con interruzione del traffico ferroviario per un intervallo di 6 ore);
  • esecuzione canalizzazioni su via Catenazzi e scavi;
  • esecuzione del manufatto su via Catenazzi;
  • posa in opera della pensilina metallica di copertura;
  • rimozione dei ponti provvisori e rispristino della viabilità ferroviaria definitiva (attività intensiva unica di 54 ore).

Committente Repubblica e Cantone Ticino, Divisione delle costruzioni, Bellinzona

Progettazione e direzione lavori generale Ferrovie Federali Svizzere FFS SA, Divisione Progetti, Bellinzona

Ingegneria Civile Passera & Associati, Lugano

Impresa generale Ennio Ferrari, Lodrino

Date in esecuzione

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