La ca­pan­na di Mal­ley

«Città in legno» 5/2019

Il Terrain d'Aventure di Pierre­fleur è stato a lungo l'unico spazio di questo tipo a Lo­sanna. Nel 2014, il Comune ha avviato il progetto per la costruzione di un sito simile nel quartiere di Sébeillon/Malley. Un processo partecipativo che dopo 4 anni ha dato vita a un luogo integrato al tessuto sociale del quartiere.

Data di pubblicazione
21-11-2019

Nel Petit Parc di Malley, il Terrain d'Aventure, inaugurato nel luglio 2018, ci appare come un bric-a-brac animato dalle grida dei bambini. In questo luogo i piccoli possono imparare giocando a costruire capanne, a coltivare un orto oppure a cucinare. Tra i padiglioni costruiti, un edificio in legno ospita le attività al coperto complementari a quelle degli spazi esterni.

Le prime fasi del progetto risalgono al 2015. Nei quartieri di Malley e Bourdonette, con l’appoggio del Service d'architecture della città di Losanna e dello studio CArPE (collettivo per l'architettura partecipativa ed ecologica), prendono avvio le consultazioni per trovare un sito ideale per il Terrain d'Aventure. Durante le giornate partecipative, i bambini hanno realizzato i modellini dei progetti dei loro sogni. Più in generale, gli abitanti del quartiere sono stati fin dall’inizio coinvolti nello sviluppo del programma e nella formalizzazione del progetto. ­Diverse decisioni riguardanti la posizione dell'edificio e l'organizzazione del programma sono il risultato diretto di questo approccio partecipativo.

In questo modo, la posizione decentrata dell'edificio, ai margini del sito, permette di mantenere indipendente l'accesso al parco rispetto al Terrain d'Aventure. Durante la fase partecipativa è emersa la volontà di accogliere nell’edificio alcune attività dei residenti e delle associazioni di quartiere. Il locale polivalente, i due bagni, l'ufficio, il laboratorio e lo spazio esterno coperto si articolano in successione e sono accessibili da una terrazza comune. La modularità della pianta permette di gestire gli spazi a seconda dell’uso che se ne vuole fare.

Fare insieme

Dopo il programma e la progettazione è arrivato il momento della realizzazione. Anche in questo caso, l'approccio partecipativo è stato la forza trainante del progetto. Oltre alle installazioni tecniche, come l'impianto elettrico, sanitario e di riscaldamento – eseguiti da aziende locali – la struttura, la carpenteria del tetto e il rivestimento sono stati realizzati in buona parte dai futuri utenti. Nell'estate del 2017, sotto la supervisione degli architetti del CArPE, i workshop per i giovani, aperti anche al team di animazione del Terrain d'Aventure, hanno permesso di costruire parte dell'edificio. Il coinvolgimento attivo degli abitanti è per il committente una garanzia di successiva appropriazione del sito. Per gli architetti, il progetto partecipativo ha comportato una serie di scelte costruttive e architettoniche che hanno conferito all'edificio unicità d’espressione: la razionalità della pianta rettangolare, l'uso di materiali grezzi e naturali nonché la semplicità dei dettagli di montaggio rendono l’immagine architettonica misurata e gradevole.

Fare con

Dal punto di vista volumetrico, l'edificio, poggiato su uno zoccolo, si presenta con un doppio tetto a due falde aggettanti, ricoperto di vegetazione. Mentre la facciata sud è in gran parte aperta, per sfruttare al meglio l’esposizione solare, quella rivolta a nord è essenzialmente cieca. L'intero sistema è sostenuto da una struttura lignea, tamponata con balle di paglia impilate (il cosiddetto sistema «Nebraska»). All'esterno, la parete di paglia è intonacata con terra e protetta da un rivestimento in legno. All'interno, i pannelli multistrato vengono lasciati grezzi.

Per ridurre al minimo l'energia grigia, i materiali utilizzati sono di provenienza locale. La terra è quella dello scavo delle fondazioni. La struttura e la carpenteria in legno arrivano dai boschi losannesi: l’orditura primaria è in faggio rosso, quella secondaria in abete bianco e la terrazza è in abete Douglas. Le balle di paglia provengono dalla regione di Yverdon-les-Bains.

A quanto dicono ora bambini, geni­tori e animatori, l'edificio sembra essere sempre stato lì. Invece esiste da un solo anno e si inserisce perfettamente nell’ambiente urbano e sociale: l’appropriazione da parte degli utenti è stata un successo. Il coinvolgimento attivo della popolazione ne è senza dubbio una delle ragioni: l'approccio partecipativo e l'ecologia sono stati i due pilastri del progetto del Terrain d'Aventure di Malley, che si distingue per rigore formale dalle altre architetture del quartiere. Ma non sono gli aspetti formali il criterio per giudicare questo tipo di esperienza. L'architettura cerca soprattutto di essere interamente al servizio degli utenti, del loro spazio vitale e del loro ambiente sociale.

Partecipanti al progetto

Committenza Secrétariat général de l’enfance, de la jeunesse et des quartiers, Città di Losanna

Gestione del progetto Service d’architecture, Losanna

Architettura CArPE, collettivo di architettura partecipativa ed ecologica, Losanna

Statica Normal office, Friburgo

Costruzione in paglia, terra e tetto verde Cantiere partecipativo – supervisione CArPE, Losanna

Carpenteria Burgy Sàrl, Denges; cantiere partecipativo – supervisione CArPE, Losanna

Falegnameria interna Labillie Menuiserie, Chalon-sur-Saône

Falegnameria Strehl, Losanna

 

Edificio

Superficie (SIA 416) 209 m2

Volume 735 m3

 

Legno e costruzione

Rivestimento di facciata e struttura tetto Abete rosso e bianco (Losanna)

Pannelli di sottostruttura OSB

Struttura Lamellare incollato (160 m2)

 

Date

Progetto 2014 – 2017

Cantiere 2017 – 2018

 

Costi

(CCC 2) 740'000 CHF

(CCC 1-9) 928'000 CHF

I contributi del quinto numero di «Città in legno» sono raccolti nel nostro dossier digitalequi è possibile scaricare il fascicolo.

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