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Un nuovo parco paesaggistico nel Mendrisiotto

Il Mendrisiotto è il distretto più meridionale della Svizzera e trae molto profitto dalla sua posizione geografica, oltremodo strategica. Per quanto concerne la pianificazione del territorio la regione ha invece sofferto molto; è stata oggetto di una forte e dispersiva urbanizzazione. Ora, proprio in questo distretto vicino al confine nasce un nuovo parco paesaggistico: il Parco del Laveggio.

Data di pubblicazione
29-11-2023

Tra Ligornetto e Mendrisio si trova una zona dal nome altisonante: la «Campagna Adorna». Oggi, chi attraversa quest’area, non tarda a notare che di quella bellezza naturale che il toponimo lascia ad intendere, non resta più quasi nulla. Di fatto, la zona è stata oggetto di una brutale trasformazione, e dei terreni agricoli del passato non vi è pressoché traccia. L’antica campagna è stata da tempo sacrificata per lasciare spazio a vie di comunicazione veloci, centri logistici, capannoni industriali e cisterne di greggio.

Ora, grazie all’iniziativa promossa dai Cittadini per il territorio con il coinvolgimento di architetti, biologi e paesaggisti, Dipartimento del territorio e autorità politiche dei tre comuni interessati (Riva San Vitale, Mendrisio e Stabio), è nato il Parco del Laveggio, una nuova area verde di prossimità che potrebbe fungere da prototipo per altre aree altrettanto densamente sfruttate e antropizzate.

Il nuovo Parco, inaugurato l’8 ottobre, si estende per oltre 12 km: da Stabio fino a raggiungere le rive meridionali del Ceresio. Il percorso costeggia l’argine del fiume Laveggio e potrà offrire una piacevole alternativa alle solite passeggiate. Lungo il sentiero, sono stati infatti messi in valore anche aspetti storici e culturali. Tutto si concentra in uno spazio ristretto: panorami che ricordano la Toscana si alternano a contesti fortemente urbanizzati, tipici della nostra era, con traffico costante e andirivieni di merci, formando una sovrapposizione piena di contrasti che invita alla riflessione.

È altresì degno di nota che il Laveggio è l’unico corso d’acqua del Ticino che nasce praticamente sul confine di Stato e che, anziché verso sud, scorre verso nord, per sfociare poi nel Ceresio, tra Riva San Vitale e Capolago.

La visione dei Cittadini per il territorio

Prima di avviare il processo di riqualifica, il Laveggio era un piccolo fiume al margine di diversi comuni, vi si attingeva acqua per irrigare i campi e fungeva da forza motrice per i mulini. Successivamente, il corso d’acqua è stato adibito a scarico per le industrie, lungo le sue rive si sono costruiti impianti industriali e di depurazione. Nel tempo, il Laveggio viene incanalato e diversi punti diventano inaccessibili. Partendo da tale retroscena, nasce dal basso l’esigenza di trovare una soluzione per il futuro. A formulare la visione sono i Cittadini per il territorio. L’associazione, coordinata da Grazia Bianchi e Ivo Durisch, attiva nel promuovere e tutelare l’ambiente, la natura, il paesaggio e le superfici agricole del Mendrisiotto e del Basso Ceresio, propone di trasformare quest’area periferica bistrattata, facendola diventare un nuovo polo in grado di ridare struttura a un territorio urbanizzato in modo dispersivo.

Ma come? Con l’architetto Tita Carloni (1931–2012) è stato avviato, a partire dal 2000, un processo che nel 2017 ha portato all’idea di creare un parco che potesse valorizzare e tutelare il corso del fiume e il territorio che lo circonda. Una squadra multidisciplinare, coordinata dall’Atelier PeR architetti e dallo Studio Hug, propone nel 2019 una visione d’insieme e un piano d’azione per concretizzare il progetto. Vengono definite alcune misure, ad esempio la creazione di «stazioni tematiche» tese a mettere in luce aspetti storici e naturalistici.

Il parco è attrezzato di nuovi arredi e di nuova segnaletica e, grazie alla piantumazione di alberi e cespugli autoctoni, è apportato un contributo alla ricchezza del paesaggio e alla biodiversità. Inoltre, nuovi tratti di sentiero permetteranno d’ora in poi di raggiungere luoghi prima inaccessibili e di mettere in collegamento i tracciati esistenti attraverso un’unica passeggiata continua, dalla sorgente alla foce, per ca. 12 km. Il progetto persegue altresì lo scopo di rafforzare l’identità della parte settentrionale del Mendrisiotto e può essere considerato come un anello di congiunzione tra la fauna e la flora del San Giorgio e tra la flora e la fauna del Monte Generoso.

In breve, la nascita di questo «parco dei cittadini per i cittadini» è un esempio mirabile di come, grazie alla tenacia, sia possibile trasformare un sogno in realtà, migliorando, con lungimiranza, la qualità di vita di un luogo fortemente urbanizzato e trafficato. Al Parco del Laveggioè stato assegnato il Premio Espace Suisse 2023.

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