Curare, avere cura | To cure, to care
archi 2025 5
Il nuovo numero di Archi 5, curato da Hind Al-Shoubaki e Stefano Zerbi e intitolato Curare, avere cura | To cure, to care, avvicina il tema della progettazione architettonica a quello della cura nelle sue più diversificate declinazioni: dagli spazi per l’assistenza alle fasce fragili della società, alle strutture di sostegno alle persone marginalizzate, fino alle nuove dimensioni intergenerazionali. Il tema della cura si rivela così un aspetto sempre più urgente, in un’epoca in cui le aspettative di vita si allungano progressivamente.
Nei saggi del numero, con i contributi di Luca Reale e Matthias Drilling, la cura assume il ruolo di denominatore comune di diversi approcci sociali e progettuali, come mostrano i sei progetti presentati. Curare, avere cura | To cure, to care si propone come un momento di osservazione collettiva sulle pratiche più attuali di abitazione collettiva, in vista della creazione di un palinsesto sociale più inclusivo e orizzontale. Come afferma Hind Al-Shoubaki, la cura «non è un gesto occasionale di compassione, ma un principio strutturale che orienta il modo in cui progettiamo gli spazi, organizziamo i territori e abitiamo il mondo. In un’epoca segnata da precarietà sociale, invecchiamento della popolazione, spostamenti migratori ed erosione dei legami comunitari, la cura emerge non come un sentimento morale, ma come un imperativo architettonico e urbano».
The new issue of Archi 5, curated by Hind Al-Shoubaki and Stefano Zerbi and entitled Curare, avere cura | To cure, to care, brings the theme of architectural design closer to that of care in its most diverse forms: from spaces dedicated to assisting vulnerable groups, to facilities supporting marginalized people, and to new intergenerational dimensions. In this sense, care emerges as an increasingly urgent aspect of our present, in an era where life expectancy continues to rise.
In the essays included in this issue, featuring contributions by Luca Reale and Matthias Drilling, care assumes the role of a common denominator across different social and design approaches, as demonstrated by the six projects presented. Curare, avere cura | To cure, to care is conceived as a moment of collective observation on the most current practices of collective living, with the aim of shaping a more inclusive and horizontal social framework. As Hind Al-Shoubaki states, care «is not an occasional gesture of compassion, but a structural principle that guides the way we design spaces, organize territories, and inhabit the world. In an era marked by social precarity, population aging, migratory movements, and the erosion of community ties, care emerges not as a moral sentiment but as an architectural and urban imperative».
In questo numero | In this edition:
- Editoriale mettersi in gioco: | Editorial stepping up: - Stefano Milan, Andrea Nardi
- La cura non è sentimento, è forma | Care is not a sentiment, it is a form - Hind Al-Shoubaki
- La dimensione domestica della cura | The domestic dimension of care - Luca Reale
- Spazio come forma di terapia | Spaces as a form of therapy - C/C/L Casiraghi Colombo Leuzinger Architetti, Monotti Ingegneri Consulenti, Jean-Paul Cruchon et associés, Neuland Architektur Landschaft
- Sentirsi «a casa» | Feeling «at home» - dueA architetti, Passera e Associati studio di ingegneria
- Accoglienza e diritto all’assistenza | Reception and the Right to Care - Hind Al-Shoubaki
- Un portico per tessere relazioni | A porch to weave relations - baubüro in situ, JägerPartner
- Accoglienza e mediazione territoriale | Reception and territorial mediation - Lopes Brenna, Borlini & Zanini, Giorgio Aeberli
- Niente e nessuno è di troppo | No Body Is Surplus - Matthias Drilling
- Spazi per tutte le età | Spaces for all ages - Architetti Tibiletti Associati, AFRY Svizzera; Lurati Muttoni Partners, Stefan Rotzler; LAND
- Domesticità condivisa | Collective domesticity - Comte/Meuwli, Dr. Neven Kostic
- Biennale architettura venezia a cura di Stefano Milan
- Comunicati SIA a cura di Sophie Depondt testi di Christer Joho; Martin Ménard, Katrin Pfäffli
- Concorsi a cura di Pablo Valsangiacomo testo di Gabriela Marcovecchio
- Notizie a cura di Stefano Milan testo di Judit Solt
- Fili rossi a cura di Sophie Marie Piccoli