Dig­nità e qua­lità di un mes­tiere com­plesso

Annoverando più di 200 studi d'ingegneria, architettura e impiantistica, che danno lavoro a circa 1500 collaboratori, ASIAT, Associazione Studi d'Ingegneria e di Architettura Ticinesi, rappresenta in forma esaustiva l’importante settore economico della costruzione nel nostro cantone.

Date de publication
21-09-2022

Annoverando più di 200 studi d'ingegneria, architettura e impiantistica, che danno lavoro a circa 1500 collaboratori, ASIAT, Associazione Studi d'Ingegneria e di Architettura Ticinesi, rappresenta in forma esaustiva l’importante settore economico della costruzione nel nostro cantone.

L'unione fa la forza

Associazionismo e corporativismo giocano, nell’Europa centrale e occidentale, un importante ruolo economico e di stabilizzazione sociale da secoli. Le corporazioni degli artigiani e delle associazioni padronali infatti, dal medioevo in poi, hanno reso possibile l’evoluzione economica dei vari settori, regolamentando salari e prezzi, quantitativi di produzione e numero massimo di garzoni per bottega.

Fa specie, oggi, rileggere quelle pagine di storia; ci si rende conto di come il libero mercato abbia spesso creato non pochi problemi a realtà piccole e particolarmente complesse come il Ticino. Certamente non bisogna essere nostalgici, ma sarebbe sicuramente interessante, per la nostra economia, non assistere a un lento regredire numerico dei piccoli-medi studi di architettura e ingegneria unicamente a favore di grandi realtà imprenditoriali e alla migrazione delle sedi degli stessi all’estero, consapevoli che il lavoro non è solo relativo a grandi e grandissime opere, ma può essere distribuito a favore di tutte le aziende del settore. Fortunatamente è ancora la maggior parte degli studi ad avere sede unica in Ticino, a dare lavoro a chi qui si è formato e conosce le regole del mestiere.

Il contratto collettivo di lavoro

Per questo motivo, e per garantire una dignità e un diritto al lavoro che spazia dall’imprenditore titolare di uno studio fino all’apprendista, ASIAT è impegnato in prima linea, quale unico interlocutore ufficiale, nel riconoscimento del contratto collettivo di lavoro (CCL) per architetti, ingegneri e professioni affini. Un contratto collettivo siglato fra ASIAT e parti sociali sul quale pende un ricorso, seppur senza effetto sospensivo, formulato da una parte non indifferente di studi di architettura e ingegneria ticinesi, ora fermo al Tribunale Federale. È singolare pensare che, all’interno dello stesso mestiere, e ci si augura degli stessi interessi, ci siano voci così contrastanti: certamente il CCL potrà essere migliorato in futuro, ma per fare questo non servono ricorsi, bensì collaborazione, attitudine all’ascolto e dialogo. ASIAT ha così promosso un tavolo di lavoro con i vari gruppi e associazioni di interesse, nella speranza non solo di una risposta positiva da parte del Tribunale di Losanna a breve, ma anche di una collaborazione fertile in previsione di un adeguamento e di un miglioramento dello stesso.

Quale è la nostra missione?

ASIAT si propone di favorire condizioni di lavoro ottimali a chi opera nell’ambito della progettazione in modo che vengano riconosciute le esigenze dei differenti studi per il conseguimento di prestazioni di qualità. Inutile discutere sul fatto che un prodotto di qualità, sia esso un oggetto concreto o una produzione intellettuale, necessita competenza, tempo, personale adeguato; e inutile anche rammentare che il personale deve essere remunerato adeguatamente. Sono discorsi difficili e spinosi da sostenere sulle pagine di una rivista, ma i tempi in cui i «garzoni di bottega» potevano essere sfruttati per una manciata di soldi o camuffati da stage infiniti non dovrebbero più esistere in una società moderna e sostenibile, capace di mettere al centro le persone, non più considerate come macchine, bensì come bene prezioso attraverso il quale una azienda si impone sul mercato. Attraverso la sigla del CCL ASIAT e le parti sociali hanno sancito in forma definitiva questo principio, il cui garante è la Commissione paritetica cantonale per gli ingegneri, gli architetti e professioni affini CPPCIA, che sostituisce dal 1° gennaio 2022 la Commissione paritetica nel ramo del disegno CPC e che vigila sui vari studi di progettazione del cantone.

Ricordiamo qui che in Canton Ticino la sottoscrizione del contratto collettivo è requisito obbligatorio per poter accedere ai mandati pubblici.

Datore di lavoro e collaboratore: un nuovo modo di fare impresa, socialmente responsabile

Autorità e mercato chiedono alle diverse imprese una sempre maggiore responsabilità sociale, affermatasi ultimamente quale fattore di competitività. La responsabilità sociale delle imprese è elemento che dal 2021 rientra anche nei bandi di concorso pubblici, con un valore di ponderazione del 4% nei criteri di aggiudicazione. La strategia di sostenibilità si concretizza attraverso l’adozione di buone pratiche che, andando oltre gli obblighi di legge, permettono all’impresa di migliorare il suo impatto a livello economico, sociale e ambientale.

L’ammodernamento di infrastrutture, arredi o macchinari, così come l’implementazione di piani di riduzione delle emissioni di CO2, migliorano l’impatto sull’ambiente e sul benessere dei dipendenti; la riduzione o il riciclo degli scarti e materiali di imballaggio e della plastica monouso, facilitano una gestione sostenibile dell’azienda. L’assunzione di collaboratori appartenenti a categorie svantaggiate, la sponsorizzazione ad associazioni del territorio, così come orario flessibile e congedo parentale, telelavoro e smart working assicurano l’impegno sociale dello studio professionale.

E ancora: sostegno alle pari opportunità, coworking, digitalizzazione, settimana corta: sono mille le possibilità che si aprono per una collaborazione feconda e serena fra datore di lavoro e collaboratori. Non solo: l’incentivo di forme particolari di lavoro potrebbe favorire un nuovo uso del territorio, contribuendo a disinnescare il circolo vizioso del pendolarismo e favorendo la riqualificazione di nuclei storici abbandonati o dai quali i giovani fuggono poiché non attrattivi.

Ogni lavoro è degno e ogni lavoro va correttamente riconosciuto; esso è anche l’occasione per mettere a frutto i nostri talenti, contribuendo al destino della comunità in cui viviamo. Il lavoro è fonte di autostima, di benessere ed è strada, per ognuno di noi, verso l’eccellenza.

La formazione, primo pilastro del mestiere

La strada verso l’eccellenza ha inizio con la formazione. ASIAT è impegnata in prima linea nella formazione dei giovani e nella garanzia della possibilità, per gli apprendisti, di svolgere i loro apprendistati presso aziende formatrici e contribuisce attivamente anche alla formazione professionale continua, nonché al ricollocamento di personale attraverso corsi specifici di aggiornamento.

Grazie al sostegno fondamentale della Commissione Paritetica Cantonale si possono chiedere contributi per l’aggiornamento professionale e i corsi di post-formazione a indirizzo tecnico (contributo pari al 50% del corso, max 500.- CHF per richiedente, max 3 corsi/anno). Gli interessati possono rivolgersi al segretariato per richiedere il formulario.

ASIAT, persone prima che numeri
Federica Corso Talento – presidente
Luca Ruess – vicepresidente
Giuditta Botta – membro di comitato
Vittorio Borlini – membro di comitato
Fabrizio Zocchetti – membro di comitato

 

Per informazioni e commenti scrivere a info [at] asiat.ch

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