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Densificare a Basilea: lo studio Itten + Brechbühl Architekten ha costruito un nuovo edificio residenziale nella corte interna di un isolato. La raffinata facciata continua in verde fibrocemento ondulato evoca un elegante e intimo tendaggio.

Date de publication
09-08-2022

Al tramonto, dalla corte di un isolato del quartiere Iselin a Basilea, si affaccia una creatura verde dalla stravagante geometria. Si tratta dell’unico affaccio sulla strada del nuovo edificio residenziale costruito all’interno della corte dell’isolato pentagonale per alloggi operai, al quale si accede da ovest. L’involucro di fibrocemento ondulato e smaltato di verde ricorda una morbida ed elegante tenda, con la quale ci si confronta fin da subito: infatti l’ingresso è posizionato al centro dell’edificio e per raggiungerlo bisogna camminare costeggiando la facciata.

In passato, il cortile ospitava carrozze, poi veicoli a motore e infine un negozio di materiali edili. Tenendo conto delle distanze minime ai confini imposte dalla legge, l'area residua è risultata edificabile e lo slanciato edificio di cinque piani è il calco tridimensionale di tale spazio. Sono stati realizzati 21 appartamenti, da 2 fino a 5 locali, tra i 56 e i 130 m2. Il cortile densamente edificato non permette di guardare lontano. Gli architetti hanno pensato di occupare tutto lo spazio a disposizione immaginando l’edificio come «materiale colato» nel cortile.

Materiali industriali, elegantemente nobilitati

L’idea che si voleva esprimere era quella di un edificio semplice, che rievocasse l’architettura del passato preservando la memoria del luogo. La forma e i materiali si ispirano ai manufatti presenti nei cortili e non ai palazzi circostanti. Definito il carattere industriale che si intendeva attribuire alla nuova costruzione, sono stati utilizzati materiali sobri come cemento a vista, acciaio galvanizzato a caldo ed Eternit ondulato smaltato. Daniel Blum, responsabile del progetto per lo studio Itten+Brechbühl, sottolinea che l’intenzione era quella di
nobilitare i materiali: per un anno sono stati fatti dei test sulla texture superficiale dell’Eternit, per decidere infine di utilizzare pannelli non trattati, smaltandoli successivamente, per enfatizzare la matericità vellutata della fibra di cemento. Per un’impresa generale non è nella norma utilizzare prodotti non trattati, in quanto va assunta la responsabilità della scelta. Le parti hanno superato l’impasse stabilendo che l’onere della valutazione del materiale di base e del prodotto di rivestimento fosse ripartita tra il produttore (Eternit Schweiz) e l’azienda responsabile del trattamento delle superfici (Durrer Systems).

Il piano attico è arretrato e rivestito di pannelli grigi lisci, in contrasto con la facciata verde ondulata dei quattro piani sottostanti. Il rivestimento continuo e i solai aggettanti dei piani sottolineano l’orizzontalità del volume e integrano in esso gli spazi esterni privati. I balconi hanno una distanza variabile dalla facciata caratterizzandone la struttura; nella maggior parte dei casi collegano due locali, facendo risultare più ampio lo spazio degli appartamenti. Questi elementi sono ispirati al retro degli edifici residenziali costruiti dall’architetto Baumgartner a Basilea negli anni Trenta. La classica ringhiera ad aste verticali in acciaio zincato a caldo si caratterizza in questo caso grazie a incroci saldati. Le tapparelle in metallo a vista assecondano anch’esse l’idea di eleganza della produzione industriale. La struttura portante è separata dalla facciata.

Come una tenda

La facciata non portante in legno ha una struttura trattata per essere isolata e impermeabile al vapore. I pannelli di Eternit di 8 mm di spessore, sostituibili se necessario, sono avvitati direttamente ai listelli verticali, che servono come strato ventilato. Le mazzette delle finestre incassate in legno e alluminio hanno richiesto un’attenzione particolare. Quando i pannelli terminano con un’onda convessa i montati davanti alla lastra di metallo, che costituisce la mazzetta, rafforzano l’idea della tenda.

Anche all’interno prevalgono materiali grezzi nobilitati. La lunghezza del vano scala ha consentito l’inserimento di cinque rampe rivestite in terrazzo alla veneziana, con altre superfici in legno effetto segato ed elementi metallici verde scuro verniciati a polvere. Anche qui è presente la ringhiera che caratterizza i balconi. Gli appartamenti, piuttosto compatti, hanno le porte di legno fino al soffitto in questo modo si vuole ampliare lo spazio a disposizione. Una persona che vive nel complesso afferma che gli elementi portanti a sezione ovale, rotonda o rettangolare che si trovano a ogni piano sono «veri e propri coinquilini». Le piante degli appartamenti risentono forse della mancanza di un certo virtuosismo, che viene compensata dalla cubatura dell’edificio, dagli scorci e dalle prospettive di cui si gode dagli affacci su più lati.

Questo articolo è stato pubblicato nel numero speciale «Fassaden | Façades | Facciate – Edifici contemporanei in Svizzera».

Edificio residenziale in Hegenheimerstrasse 39, Basilea

 

Committenza
Musfeld, Basilea

 

Progetto preliminare
Itten + Brechbühl AG

 

Architettura
Itten + Brechbühl, Basilea

 

Ingegneria civile
Schnetzer Puskas Ingenieure, Basilea

 

Architettura del paesaggio
Bryum, Basilea

 

Impiantistica
RaimanPartner, Trimbach

 

Ingegneria elettrotecnica
Bhend Elektroplan, Basilea

 

Facts & Figures

 

Progetto
2017

 

Inizio lavori
2019

 

Fine lavori
novembre 2020

 

Superficie complessiva
2150 m2

 

Numero appartamenti
21

 

Impianto fotovoltaico sul tetto
Superficie: 111 m2, prestazioni: 23.5 kWp

 

Riconoscimenti
Swiss-Architects, «10 migliori edifici 2021»

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