DISTIGMO. Tra Trial and Error, una rivista in divenire
C’è qualcosa di rassicurante nel decidere che un primo numero non debba coincidere con un punto d’arrivo, ma con un percorso. Trial and Error è esattamente questo: il gesto inaugurale di DISTIGMO, una rivista indipendente che sceglie di mostrarsi mentre prende forma.
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Il debutto è avvenuto l’11 settembre 2025 da Anthracite Art & Design a Zurigo, con la mostra Extended Matter di Basalto Collective a fare da cornice all’interno della Zurich Design Weeks1. Una scelta tutt’altro che casuale, perché mostra e rivista condividono la stessa prospettiva: dare spazio ai processi, agli errori e alle deviazioni che accompagnano ogni pratica creativa.
Il progetto nasce diciotto mesi fa, quando Gregory Tsantilas riceve l’invito a curare un numero della fanzine farasi.zine all’Università della Tessaglia, in Grecia. Si aspetta una decina di risposte, ma ne arrivano molte di più. Troppo per il formato previsto, troppo per essere ridotto. Quello che sembrava un errore di calcolo diventa allora la spinta per aprire un percorso autonomo. Nasce così DISTIGMO, con un titolo che è anche metodo: Trial and Error come modo di procedere fatto di prove, domande e aggiustamenti.
Il primo numero ne riflette lo spirito: non ci sono capitoli rigidi né una struttura uniforme, ma testi, schizzi, fotografie e materiali di lavoro accostati come frammenti in un collage. Alcuni contributi raccontano storie concrete, come Forever Wrong (Marina Montresor Studio), che mostra come i difetti di una casa sul Garda siano diventati punti di forza del progetto. Altri spingono verso la riflessione teorica, come Poetics of an Error di Metaxia Markaki, che lavora sulle parole considerate “sbagliate” per trasformarle in strumenti di conoscenza e resistenza.
DISTIGMO si presenta così come un processo più che come un prodotto compiuto. Non a caso, Tsantilas ricorda il consiglio ricevuto da un professore: mettere da parte un lavoro, dimenticarlo per un po’, e poi riscoprirlo con occhi nuovi. La rivista estende questo gesto al lettore, invitandolo ad annotare, disegnare ai margini, persino a riporla in un cassetto per riaprirla più avanti. Lo stesso approccio ha caratterizzato la serata di lancio, che si è trasformata in una conversazione aperta tra pubblico e autori.
Guardando avanti, Tsantilas ammette che l’unica costante sarà il carattere tipografico, Arial e Times New Roman. Tutto il resto resterà in movimento, lasciando che siano errori e deviazioni a indicare la strada.
Note
1. Extended Matter × Trial and Error, Zurich Design Weeks 2025, Anthracite Art & Design, Zurich.