Sa­go­me ar­ti­co­la­te

Manifattura di alta orologeria, Le Locle NE

Publikationsdatum
20-12-2022
Alberto Bologna
Architetto PhD, ricercatore DiAP – Sapienza Università di Roma

Valentin Kunik e Guillaume de Morsier compiranno quarant’anni nel 2023. È proprio nel considerare la loro età anagrafica e i tempi legati alla loro formazione da progettisti che la Manifattura di alta orologeria Audemars Piguet, costruita in località Saignoles presso Le Locle, può assumere il valore critico di vero e proprio manifesto di una maniera d’intendere e di fare architettura, caratteristica di quella generazione di allievi della EPFL di Losanna diplomatasi alla fine degli anni 2000: «sebbene oggi questo ambiente politecnico sia spesso criticato, in quanto percepito come un ambiente molto tecnofilo, noi lo vediamo piuttosto come un luogo in cui si può trovare lo stesso tipo di stimolo che ha portato Leonardo a inventare la scala a doppia elica, Paxton il Crystal Palace o Hennebique la sua colata di calcestruzzo», dichiarano i due progettisti.

In un sito collocato appena al di fuori del nucleo urbano di Le Locle nel Canton Neuchâtel, i due architetti cresciuti nel Vaud pensano alla nuova Manifattura come l’assemblaggio di volumi di dimensioni diverse, protesi nel paesaggio circostante. Gli scatti iconici di Iwan Baan mostrano come l’edificio riveli sì, in maniera inequivocabile, una forte e possente presenza sul territorio, ma con una discrezione ricercata e dettata proprio da una sagoma articolata che instaura un dialogo con la topografia del paesaggio del massiccio del Giura.

La forma architettonica è diretta conseguenza di una complessità funzionale che si esprime nell’aggregazione dei diversi spazi che compongono l’edificio per la produzione dei componenti meccanici per i movimenti degli orologi, per la ricerca e lo sviluppo, la decorazione e il montaggio, oltre ad ambienti destinati all’amministrazione. Tutte le postazioni di produzione e assemblaggio dei diversi elementi sono posizionate su un unico grande livello continuo, all’interno di corpi di fabbrica orientati a seconda delle specifiche necessità di illuminazione naturale: i laboratori sono collocati a nord, in modo da essere inondati da luce indiretta, mentre l’amministrazione è rivolta a sud.

Sette diversi parallelepipedi convergono così in un grande spazio d’incontro baricentrico al complesso, gradonato e illuminato dall’alto attraverso una serie di canons à lumière a foggia triangolare: si tratta di un luogo pensato per agevolare l’incontro informale tra i dipendenti, capace di infondere un forte senso identitario, non a caso correntemente chiamato «piazza» dal personale della Manifattura.

La qualità spaziale degli ambienti interni, percepita tanto dai lavoratori, quanto dai visitatori, è il frutto di un accurato studio psicofisiologico (condotto insieme a Marilyne Andersen e al suo laboratorio di ricerca LIPID della EPFL) sulle condizioni di benessere date dalla prestazione della luce naturale nei diversi ambienti e sui conseguenti riflessi che questa ha sul benessere dell’utente. Pari attenzione è stata dedicata al progetto illuminotecnico (sviluppato dalla società DCUBE con l’azienda Artemide), mettendo a punto apparecchi su misura adatti alle esigenze delle diverse mansioni svolte dagli orologiai.

La sorprendente maturità espressa da Kunik e de Morsier nel loro edificio a Le Locle consiste, dunque, nell’approccio interscalare attraverso cui è stato concepito, dalla sua integrazione nel paesaggio circostante che lo rende nuova componente topografica, alla precisione costruttiva dei suoi dettagli che ne conferisce il distintivo carattere, tanto sul piano compositivo quanto su quello spaziale.

Luogo
Le Locle NE

 

Committenza
Audemars Piguet SA

 

Architettura
Kunik de Morsier architectes, Losanna

 

Collaboratori
A. Morpurgo, L. Morand, C. Beghini, P. Ryser, G. Garcier, N. Baechtiger, L. Balbi, J. Basso, K. Berney, N. Besson, F. Fervel, G. Jeanrenaud,A. Kuenzle, M. Menninger, A. Musial, Y. Sam, D. Sologuren, W. Tokuoka

 

Direzione lavori
Pierre Liechti Architectes, Bienna; Rmoved, Valangin

 

Architettura del paesaggio
Jan Forster, Losanna

 

Ingegneria civile: GVH, Saint-Blaise

 

Progetto impianti RVCS e impianti elettrici: Amstein+Walthert, Ginevra

 

Fisica delle costruzioni: Planair, Le Locle Acustica: Prona, Losanna

 

Illuminotecnica: Dcube, Ginevra; Oculight, Ecublens

 

Geologia
de Cérenville, Ecublens

 

Progetto facciate
BCS, Neuchâtel

 

Fotografia
Iwan Baan, Amsterdam; Nicola Delaroche, Losanna

 

Date
progetto 2017-2018, realizzazione 2018-2022