Pis­cina dell’Ho­tel Splen­dide Royal, Lu­gano

Questa è stata la prima struttura progettata da Heinz Isler con una piscina coperta come programma funzionale. La prima proposta comprendeva la geometria utilizzata nella fabbrica Kilcher, poi successivamente l’ingegnere ha sviluppato una nuova forma ottenuta con il metodo della membrana appesa.

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Date de publication
16-08-2024
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Immagine del padiglione dopo il montaggio della facciata

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Immagine del padiglione dopo il montaggio della facciata. L’arretramento della vetrata rispetto il bordo del guscio permette di apprezzarne la leggerezza.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
La forma derivante da una modellazione a membrana appesa accentua il movimento verso l’alto in corrispondenza delle vetrate

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La forma derivante da una modellazione a membrana appesa accentua il movimento verso l’alto in corrispondenza delle vetrate.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Pianta e armatura delle fondazioni e cavi di precompressione.

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Pianta e armatura delle fondazioni e cavi di precompressione. Questa parte del progetto è dimensionata staticamente per riprendere le forze orizzontali trasmesse dalla copertura e trasferire i carichi verticali a terra.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Prospetto principale del complesso realizzato dallo studio di architettura Brazzola.

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Prospetto principale del complesso realizzato dallo studio di architettura Brazzola. Probabilmente il disegno è stato utile per analizzare il rapporto tra l’imponente fabbricato dell’albergo esistente e il guscio.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Scorcio esterno

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Scorcio esterno. Oltre ad avere una funzione statica, la controcurvatura in corrispondenza delle facciate contribuisce nella gestione dell’acqua piovana: lo spessore minimo in corrispondenza del culmine aumenta avvicinandosi agli appoggi, ripiegando leggermente verso l’alto per convogliare l’acqua alla base.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio

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Sequenza costruttiva del guscio, in cui spicca la leggerezza degli elementi che compongono la centina. Si tratta di assi e travi di piccole dimensioni. Questo approccio fa sì che la costruzione pur richiedendo manodopera specializzata, possa essere realizzata evitando soluzioni di cantiere onerose.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Immagine del padiglione dopo il montaggio della facciata

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Immagine del padiglione dopo il montaggio della facciata. L’arretramento della vetrata rispetto il bordo del guscio permette di apprezzarne la leggerezza.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
La forma derivante da una modellazione a membrana appesa accentua il movimento verso l’alto in corrispondenza delle vetrate

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La forma derivante da una modellazione a membrana appesa accentua il movimento verso l’alto in corrispondenza delle vetrate.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Pianta e armatura delle fondazioni e cavi di precompressione.

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Pianta e armatura delle fondazioni e cavi di precompressione. Questa parte del progetto è dimensionata staticamente per riprendere le forze orizzontali trasmesse dalla copertura e trasferire i carichi verticali a terra.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Prospetto principale del complesso realizzato dallo studio di architettura Brazzola.

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Prospetto principale del complesso realizzato dallo studio di architettura Brazzola. Probabilmente il disegno è stato utile per analizzare il rapporto tra l’imponente fabbricato dell’albergo esistente e il guscio.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Scorcio esterno

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Scorcio esterno. Oltre ad avere una funzione statica, la controcurvatura in corrispondenza delle facciate contribuisce nella gestione dell’acqua piovana: lo spessore minimo in corrispondenza del culmine aumenta avvicinandosi agli appoggi, ripiegando leggermente verso l’alto per convogliare l’acqua alla base.
Fonte: gta Archiv / ETH Zürich (archivio Heinz Isler)
Sequenza costruttiva del guscio
Sequenza costruttiva del guscio
Sequenza costruttiva del guscio
Sequenza costruttiva del guscio
Sequenza costruttiva del guscio
Immagine del padiglione dopo il montaggio della facciata
La forma derivante da una modellazione a membrana appesa accentua il movimento verso l’alto in corrispondenza delle vetrate
Pianta e armatura delle fondazioni e cavi di precompressione.
Prospetto principale del complesso realizzato dallo studio di architettura Brazzola.
Scorcio esterno

Quando è stato commissionato, l’ampliamento dell’albergo includeva una piscina coperta, posizionata sulla terrazza con vista lago. L’architetto incaricato del progetto contattò Heinz Isler per realizzare una forma libera in calcestruzzo armato. La prima proposta riproduceva, analogamente al progetto del Centro giardino Bürgi, la geometria utilizzata nella fabbrica Kilcher a Recherswil del 1965. Successivamente però l’ingegnere sviluppò una nuova forma ottenuta con il metodo della membrana appesa. Una tecnica che Isler considerava il miglior metodo per la progettazione
di grandi gusci: questo approccio rappresenta, infatti, la risposta più efficiente al problema tridimensionale come la catenaria lo è per gli archi bidimensionali.
La controcurvatura che si nota in corrispondenza delle facciate, necessaria per irrigidire la struttura, in questo caso non è derivante da una necessità statica successiva ma è proprio il risultato diretto della modellazione. Questa fu la prima struttura progettata da Isler con una piscina coperta come programma funzionale. In seguito, egli realizzò le più famose piscine di Heimberg nel 1978 e Brugg nel 1981. Purtroppo, la struttura è stata demolita tra il 2017 e il 2019.

 

Luogo: Lugano


Committente: Hotel Splendide Royal


Architettura: Giuseppe Brazzola


Ingegneria civile: Heinz Isler


Anno di progettazione 1972-1974

Conversioni/interventi: demolizione


Geometria
dimensioni lato: 16 m; lato: 16 m; h max: 4.865 m; superficie: 256 m2
spessore: Sp max: 16.5 cm; Sp min: 8 cm
fondazioni: diretta su roccia


Concetto statico: guscio bilanciato con cavi di precompressione


Metodo
principio sperimentale: membrana appesa
modellazione (fisico, numerico, calcolo): sviluppo della forma con modello fisico


Contesto
destinazione: impianto sportivo e ricreativo
inserimento: ambiente urbano

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