L'orto iti­ne­rante di Villa Man­zoni alla XXI Trien­nale di Mi­lano

Giulio Ceppi, fondatore e direttore creativo di Total Tool, in occasione della XXI Triennale di Milano ha presentato a Expogate un progetto virtuoso per il recupero storico e l’adeguamento comunicativo del Giardino delle Ortaglie di Villa Manzoni a Lecco.

Date de publication
11-07-2016
Revision
11-07-2016

Il giardino, come gli orti - oggi spesso “urbani” e “didattici” - diventa dunque un tema di progetto di grande importanza e attualità; uno spazio sensoriale e comunicativo unico ed irripetibile, legato al contesto territoriale, alla stagionalità, alla cultura locale, destinato a diventare il primo parco letterario in Lombardia Concept del progetto, la grande passione botanica di Alessandro Manzoni per erbe, fiori e giardini. I contadini che lavoravano nei campi e nella villa al Caleotto furono i suoi primi maestri, accompagnandolo lungo l’Adda e per i sentieri montani alla scoperta dei possedimenti paterni e del paesaggio lombardo.

Il Parco Letterario di Villa Manzoni a Lecco nasce dunque per essere il luogo dove il visitatore di oggi possa riscoprire il rapporto dello scrittore con la natura lombarda. Il giardino, infatti, racconta e confronta tre diverse temporalità (il XVII secolo del romanzo, il XIX secolo in cui visse Manzoni e l’oggi), raccontando l’evoluzione delle specie botaniche e del paesaggio, confrontando pratiche e saperi diversi. Un luogo per apprendere, meditare, rilassarsi. Uno spazio innovativo per vivere e vedere un territorio attraverso gli occhi di un grande romanziere e poeta.

La realizzazione prevede una struttura leggera e modulare, reversibile e riposizionabile, fatta di rampe accessibili a tutti, con vasche attrezzabili a seconda delle stagioni e capaci di raccontare attraverso ausili multimediali e piccole installazioni mirate il rapporto tra Manzoni e la natura lombarda, presente in molte pagine de I Promessi Sposi quanto nella sua vita privata.

“Il Giardino delle Ortaglie” - sostenuto da 3 Rotary Club locali e dal patrocinio di Fondazione Bioarchitettura - si pone due importanti obiettivi:

  • portare in Lombardia il primo parco letterario che oggi ancora non esiste, mentre ve ne sono di già attivi in altre regioni italiane e renderlo totalmente inclusivo ed accessibile a tutti;
  • sensibilizzare al tema manzoniano fuori dal territorio originario, proponendo il progetto in primis a Milano, città con cui lo scrittore ha poi vissuto; Firenze luogo dove Manzoni si reca per dare inizio alla famosa "risciacquatura" in Arno, cioè all’adeguamento dei Promessi sposi alla lingua parlata dai fiorentini cólti nei primi decenni dell’Ottocento; Roma in quanto capitale e sede delle Istituzioni e dei Beni Culturali.


Il progetto è parte di Archidiversity, una mostra interattiva presentata all’Expogate e visitabile sul sito Archidiversity.it. La prima web community nazionale, ove 9 tra i principali studi d’eccellenza milanesi (Stefano Boeri Architetti, Giulio Ceppi/Total Tool, Antonio Citterio Patricia Viel Interiors, Michele De Lucchi/aMDL, OBR Paolo Brescia e Tommaso Principi, PARK Associati, Progetto CMR Massimo Roj Architects, Studio di architettura Luca Scacchetti, Matteo Thun e Luca Colombo) promuovono e si confrontano sulle tematiche del Design for All, ovvero la diffusione di una nuova cultura del design e del progetto attenta alle diversità motorie e cognitive grazie all’ideazione di oggetti, servizi e architetture inclusive, innovative e fruibili da tutti.

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