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Studi emer­genti in Sviz­zera

archi 2022 6

20.00 CHF
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05-12-2022
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Questo numero di Archi è dedicato al lavoro di giovani studi svizzeri che, sempre più, stanno dimostrando di avere il merito di riuscire a far emergere il proprio approccio al progetto di architettura e di ingegneria all’interno del panorama professionale elvetico.

Si tratta di un’iniziativa critica che non ha avuto l’obiettivo di stilare elenchi esaustivi di opere e di progettisti o di ragionare in chiave prettamente «generazionale» rispetto a questi ultimi ponendo dei limiti all’indagine sulla base della loro età anagrafica: sono comunque professionisti nati entro la metà degli anni Ottanta, la cui eterogeneità di orientamenti professionali e intellettuali è da ricercare anche a partire dalle Scuole svizzere (e non) che hanno frequentato nel corso della loro formazione.

In questo numero:

  • Editoriale: Lo «stato di salute» della cultura del progetto in Svizzera – Alberto Bologna, Matteo Moscatelli
  • Oltre la «Swiss box», nell’onda lunga della tradizione – Alberto Bologna
  • Prove di continuità. La nuova architettura svizzera tra storia e progetto – Matteo Moscatelli
  • La concezione strutturale oggi in Svizzera: solo una questione di statica? – Valeria Gozzi
  • Tra città e territorio. Casa Zanini Porta, Contone TI – Inches Geleta Architetti
  • Una «fabbrica domestica» sospesa sul verde. Casa CCFF, Lancy GE – Leopold Banchini Architects
  • Sagome articolate. Manifattura di alta orologeria, Le Locle NE – Kunik de Morsier architectes
  • Rinnovare con garbo. Kunsthaus, Glarona GL – Conen Sigl Architekt:innen
  • Quando la forma della struttura definisce il carattere. Edificio residenziale, Zurigo ZH – Miriam Zehnder, Fabio Gramazio, Neven Kostic
  • Orientamento sensoriale. Centro diurno infantile, Langnau am Albis ZH – Scheibler & Villard Architektur
  • Arte, ingegneria, paesaggio Beautiful Bridge #3, Bernex GE – Structurame, Lang/Baumann
  • Libri a cura di Mercedes Daguerre