Re­cen­sio­ne a «Ri­ge­ne­ra­zio­ne ur­ba­na: un glos­sa­rio»

Data di pubblicazione
02-05-2024

«La rigenerazione urbana è in primis un’attività a ‹scala urbana›, che coinvolge gli interessi collettivi e trasforma il territorio, assicurando impatti positivi a livello sociale, economico, ambientale e anche culturale. La rigenerazione urbana inoltre è un’attività di lungo periodo che richiede chiarezza delle condizioni (territoriali, infrastrutturali, economiche, sociali, culturali), chiarezza degli obiettivi condivisi (…), capacità di coordinamento (…), capacità di adattamento (…) e capacità di gestione», scrive Marina Dragotto entrando nel merito del tema del volume e inquadrando le questioni e le prospettive che la rigenerazione urbana introduce. 

La definizione della pratica della rigenerazione urbana è una delle cento di cui si compone questo volume che, non per niente, nel suo sottotitolo specifica il suo carattere di glossario. I due curatori, Giampiero Lupatelli e Antonio De Rossi – rispettivamente economista territoriale e professore di progettazione architettonica e urbana – come si intuisce leggendo le pagine iniziali del volume, si sono posti l’obiettivo di provare a dare una cornice a questa pratica di cui ormai si parla quotidianamente. 

«L’esigenza di por mano a un glossario della rigenerazione urbana e territoriale è sorta in concomitanza con l’iniziativa promossa da Legacoop Emilia-Romagna con la costituzione di un board per la rigenerazione urbana e territoriale e condivisa con la Regione Emilia-Romagna» che, in un convegno dell’ottobre 2021, ha presentato il proprio Manifesto del patto per la rigenerazione urbana della Regione Emilia-Romagna (pubblicato in appendice al volume). Tramite la costruzione di una sorta di percorso attraverso grandi famiglie di concetti, gli autori hanno riconosciuto cento lemmi, coincidenti con altrettanti temi che, coloro i quali a tutti i livelli si occupano di rigenerazione in senso lato – urbana ma anche territoriale come si evince dalla lettura delle singole definizioni – si trovano a dover affrontare. In questo senso alle questioni più propriamente progettuali e tecniche si affiancano quelle sociali, economiche, politiche, culturali, amministrative e organizzative. 

Ciò che distingue questo volume da un tradizionale dizionario è la chiave attraverso cui viene proposta la singola definizione, o meglio l’enunciazione di ogni specifica tematica. Ogni parola in questo senso, va interpretata come un’occasione per discutere di una questione. Il lemma scelto, e affidato a uno specifico autore, diventa, quindi, il titolo di un breve saggio attraverso cui, a partire dal significato che si vuole attribuire, la questione viene non solamente inquadrata ma, costruendo un legame con le parole precedenti, se ne allargano gli orizzonti e, contemporaneamente, a cascata, si introducono nuovi concetti, coinvolgendo differenti temi e problematiche a dimostrazione della difficoltà di sistematizzazione di questa pratica. Constatata la «polisemia dei lemmi» i curatori hanno, dunque, pensato a una trattazione autoriale delle singole parole, proponendo una pluralità di punti di vista e una conseguente «parzialità». Il risultato è la costruzione della consapevolezza che il punto di vista di chi si occupa di rigenerazione debba essere uno solo, debba essere, necessariamente, quello urbano. Non è, infatti, possibile pensare di rigenerare un ambito di dimensioni limitate (gli interventi riguardano, infatti, generalmente specifiche aree, parti di quartieri ecc.) senza avere un’idea di città, un’idea complessa capace di coinvolgere tutte quelle attività cui Marina Dragotto accenna nella sua trattazione.

A questa ricchezza di punti di vista (gli autori coinvolti sono più di 80) si contrappone, in certo qual modo, la scelta di adottare la sistematicità dell’ordine alfabetico. A partire dalla A di abitare, le parole si succedono a ritmo serrato fino ad arrivare alla Z di zoning. Anche questa deve essere letta come una scelta molto precisa e non una rinuncia, come potrebbe apparire a un primo sguardo. Lupatelli e De Rossi invitano, infatti, il lettore a costruirsi un proprio percorso che, districandosi fra le varie interpretazioni proposte, non rinunci alla complessità propria a questa azione prettamente culturale fondata «su una nuova consapevolezza dei suoi (della rigenerazione, nda) valori e delle sue pratiche, comunemente condivisa tra attori tecnici, pubblici e privati», come si legge nel Manifesto.

Giampiero Lupatelli e Antonio De Rossi, a cura di
Rigenerazione urbana: un glossario
Donzelli, Roma 2022

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