Rist­rut­tu­ra­zio­ne e am­pli­a­men­to di ca­sa Giu­lie­ri, Cug­nas­co

Tutto il progetto rivede in chiave contemporanea i temi tradizionali delle case ticinesi, con i porticati e i ballatoi aperti sui cortili.

Publikationsdatum
09-08-2017
Revision
09-08-2017

Il terreno si trova sul limite del nucleo storico di Gerra-Cugnasco ed era occupato da una stalla e da un edificio abitativo, già ampliato con l’aggiunta di un nuovo corpo scale.

Il primo intervento del nuovo progetto prevede il recupero della tipologia e della volumetria originaria dell’edificio abitativo, demolendo il corpo scale. Il secondo intervento prevede la demolizione della stalla per far posto a un nuovo edificio residenziale, posizionato perpendicolarmente alla casa esistente in modo da ricreare un cortile, delimitato da un muro di cinta che distingue lo spazio privato da quello pubblico. Con questo intervento si vogliono rafforzare le caratteristiche spaziali del nucleo di Cugnasco con le i suoi muri di cinta, che furono interrotti prima dell’intervento con la creazione di posteggi all’interno della parcella.

Il nuovo edificio s’innesta a quello esistente tramite un volume contenente le scale e l’ascensore. Il piano tipo del complesso residenziale prevede un appartamento su un unico piano, con la zona notte e i relativi servizi nella parte nuova, e la zona giorno nella parte vecchia, recuperata, in modo tale da ridurre al minimo gli interventi sulla muratura originale. Nello specifico, il piano terreno e il sottotetto prevedono appartamenti di 4,5 locali; al primo piano, per ampliare l’offerta tipologica, sono state create due unità più piccole.

Le cantine della parte esistente, con un sistema a volte, sono state mantenute nel loro stato originario, mentre nell’interrato della parte nuova si trovano tutti i depositi e i locali tecnici.

Per mantenere le caratteristiche della facciata dell’edificio esistente è stato posato un nuovo involucro interno necessario per l’isolamento termico. La finitura è stata realizzata con un rivestimento in legno a tre strati di abete, per proporre un’interpretazione attuale delle vecchie e accoglienti «Stube» ma anche per differenziarsi dalla parte nuova. L’interno della casa è stato completamente svuotato per l’inserimento di due nuove solette contenenti tutta l’impiantistica. Le facciate sono state risanate e intonacate con una stabilitura fine, di colore bianco. La parte nuova è stata realizzata in cemento armato faccia a vista. I prospetti est e nord presentano delle aperture puntuali come quelle che troviamo nel nucleo di Cugnasco e rafforzano l’idea del muro di cinta che diventa edificio. La facciata ovest, rivolta alla corte, presenta invece dei ballatoi che ricordano le tipologie delle case del nucleo. Su questi ballatoi sono stati istallati dei panelli in legno per la protezione solare e visiva; questi pannelli scorrevoli si sovrappongono alle aperture in modo da avere sempre almeno metà facciata chiusa. Anche la verticalità di queste protezioni richiama le ringhiere tipiche dei nuclei storici ticinesi. I serramenti retrostanti hanno vetri trasparenti e opachi, in modo tale da garantire un ritmo di pieni e vuoti.

Tutto il progetto rivede in chiave contemporanea i temi tradizionali delle case ticinesi, con i porticati e i ballatoi aperti sui cortili.

Il piano regolatore prevede l’obbligo di tetti a falda con tegole. Nel nuovo edificio questa richiesta viene sfruttata per creare un lucernario che illumina tutti gli spazi sottostanti. Per collegare il nuovo tetto (a singola falda) con quello esistente della vecchia casa (a quattro falde), è stata inserita una parte piana sotto la quale vengono ubicati il vano scale, l’ascensore e i servizi degli appartamenti. Entrambi i tetti utilizzano lo stesso tipo di tegola grigia ma si differenziano con dettagli costruttivi diversi che rispecchiano la costruzione sottostante.

L’accesso pedonale all’edificio rimane quello esistente da via alla Chiesa, mentre l’accesso veicolare avviene da via Chiosso, esternamente al nucleo, dove si trovano anche i posteggi richiesti. Il complesso della casa plurifamiliare Giulieri vuole inoltre creare un nuovo fronte dignitoso di accesso al nucleo dove peraltro si trova una piazza pubblica importante, accessibile direttamente dalla strada cantonale. L’intenzione sarebbe quella di mettere in moto dinamiche tali da permettere la valorizzazione dello spazio antistante la Posta del Comune di Cugnasco.

Committenza: Diego Giulieri, Cugnasco

Architettura: Michele Arnaboldi Architetti, Locarno, Enzo Rombolà, Anja Ureta

Ingegneria civile: Studio d'Ingegneria Massotti, Bellinzona

Progetto impianti RVCS: Daniele Berger, Comano

Progetto impianti elettrici: Sped SA, Locarno

Fisica della costruzione: Erisel SA, Bellinzona

Date: progetto 2011-2013, realizzazione 2013-2015

Ulteriori informazioni

Certificazione o Standard energetico: RuEN (regolamento energetico cantonale)

Intervento e tipo edificio: Nuova costruzione / ristrutturazione – Casa plurifamiliare

Categoria edificio, (Ae): 486 m² (Parte esistente 213 m² / Parte nuova 273 m²)

Fattore di forma (Ath/Ae): 2.04 (Parte esistente 1.96 / Parte nuova 2.10)

Riscaldamento: Pompa di calore aria/acqua Copertura 100%, COP 3.6

Acqua calda: Pompa di calore aria/acqua Copertura 100%, COP 3.6

Elettricità: Tradizionale Requisito primario involucro dell’edificio: 38.80 kWh/(m2a) (valore limite 38.90 kWh/(m2a)

Indice Energetico Complessivo (da certificazione): n.d.

Valore limite energia grigia: n.d.

Particolarità: Distribuzione del calore tramite serpentine a pavimento Elettrodomestici di efficienza energetica A+ Illuminazione LED

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