La scuo­la del­l'in­f­an­zia, Co­ma­no

Concorso di progetti a due fasi, 2010

Il complesso della scuola dell’infanzia di Comano è il risultato di un lungo processo pianificatorio iniziato a seguito delle previsioni di crescita demografica del Comune. Nel novembre 2009 il progetto qui presentato («Tèra d’Mezz») vince il concorso di architettura per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia in zona Canavée. 

Publikationsdatum
05-08-2016
Revision
05-08-2016

In considerazione dell’ubicazione del futuro complesso situato a ridosso del nucleo («Tèra d’Sura»), il Municipio di Comano definisce nel bando di concorso i seguenti criteri per la scelta del progetto vincitore: «Il progetto deve avere un appropriato inserimento nel tessuto urbano, deve essere una soluzione che privilegi l’uso pubblico degli spazi e deve creare nuove relazioni di percorsi pedonali da e per il nucleo» . 

L’idea di questa nuova Téra d’Mezz, può essere compresa solamente se si intende il progetto come elemento che risolve contemporaneamente un problema territoriale e il tema della scuola dell’infanzia.Infatti, l’inserimento, unisce i nuclei del Tera da sota e Tera d’sura, la struttura è raggiungibile da ogni parte del villaggio e definisce al contempo il tetto-piazza pubblica come gli spazi per la scuola dell’infanzia che si trovano al suo interno. Da questa idea scaturisce la forma a «nido», ai piedi del vecchio nucleo che raccoglie e protegge i bimbi sotto lo sguardo dei genitori e della comunità.

Il progetto realizzato consiste nella costruzione di 4 sezioni di scuola dell’infanzia con cucina, refezione, spazi comuni di servizio, spazi esterni di gioco e posteggi. Nell’edificio è anche integrata un’autorimessa coperta di 23 posti pensata per gli abitanti del nucleo (locazione privata) e per il personale dello stabile. 

Il volume di 2 piani della nuova Scuola dell’infanzia si inserisce al di sotto del tessuto del nucleo del paese composto da case alte fino a 4 piani. Il progetto sviluppandosi dalla quota di via Tèra d’Sura verso il basso si pone in modo rispettoso all’edificazione del nucleo non entrando in competizione con lo stesso ma al contrario mettendolo in scena. Il contrasto volumetrico che ne deriva denuncia il carattere pubblico dell’edificio pur mantenendo lo statuto «semi-privato» grazie allo sviluppo introverso della pianta (l’edificio stesso funge da «recinto»). Al complesso si accede attraverso tre entrate controllate; due «alte» in relazione con il nucleo «Tèra d’Sura» e una «bassa» posta al livello dei posteggi esterni. L’edificio stesso assieme ai sui ascensori, scale e rampe è pensato come elemento di collegamento tra la parte alta del paese e quella bassa nella quale vengono creati nuovi posteggi. Il controllo degli accessi permette al progetto di assumere un carattere bivalente:

–    durante gli orari d’esercizio gli spazi esterni sono esclusiva mente a disposizione della scuola dell’infanzia;

–    nel fuori orario la superficie del tetto può diventare parco giochi e belvedere d’uso pubblico, dando cosi un affaccio del nucleo verso il golfo di Lugano e il paesaggio circostante. 

Anche lo spazio della corte, in particolari occasioni, può essere usato per manifestazioni di carattere pubblico e aggregativo. Gli spazi didattici interni della Scuola dell’infanzia sono disposti attorno alla corte dalla quale si può accedere alle sezioni. Con la formazione di questo spazio di riferimento si intende instaurare un forte senso di comunità nei bambini. Il senso di unità lo si ritrova anche all’interno dove gli spazi didattici si susseguono in modo fluido; solo elementi puntuali e chiusure vetrate articolano lo spazio. Corte e tetto costituiscono gli spazi didattici e di gioco esterni. Una grande rampa e delle scale esterne consentono il collegamento diretto tra le due quote. L’aspetto della costruzione visto dalla corte e dal tetto vuole allontanarsi dall’immagine di edificio in senso classico; la costruzione è pensata piuttosto come un elemento ludico in sé, un’arena nella quale i bambini sono attori e spettatori allo stesso tempo. Lo spazio della corte è costituito da un manto erboso di 500 mq contornato da un portico pavimentato di 360 mq. Il tetto praticabile di 1500 mq è invece pensato come spazio pavimentato attrezzato di giochi e arredo di vario tipo.

La struttura portante è costituita da un muro sul perimetro esterno e da una struttura puntuale a pilastri nel lato corte. Il perimetro murale esterno è intonacato in modo da restare in continuità con i materiali delle costruzioni del paese. La chiusura interna lato corte è costituita da grandi vetrate che permettono di mettere le aule didattiche in diretta relazione con il giardino. Nella corte la materialità vegetale e il senso di introversione sono preponderanti, al livello del tetto il suolo diventa una terrazza «minerale» dalla quale viene messo in scena il paesaggio circostante. Il rivestimento del tetto in dadi di gneis ticinese corrisponde allo stesso materiale usato per la pavimentazione pregiata del nucleo di Comano; il tetto costituisce il prolungamento naturale delle strade del nucleo.

Committenza: Comune di Comano

Architettura: Angelo Bianchi e Lucas Boltas, Agno

Collaboratore: Lorenzo Gilardi

Ingegneria civile: Consorzio Lepori – Menzi – Pescia, Canobbio

Progetto impianti RVCS: Moggio Engeneering, Bioggio

Progetto impianti elettrici: C&C Electric, Viganello

Date: concorso 2009-2010, progetto 2010, realizzazione 2012-2015

Pianificazione energetica: physARCH, Mirko Galli, Viganello

Standard energetico: Minergie TI-382

Superficie (Ae): 1’487 m

Fattore di forma: 2.46

Calore per riscaldamento: Pompa di calore geotermica, coefficiente di rendimento COP 4.81 (B0/W35), coefficiente di lavoro annuo CLA 3.89, copertura 100%

Acqua calda: pompa di calore aria–acqua, coefficiente di rendimento 4.6 (A10/W35), coefficiente di lavoro annuo CLA 2.65, copertura 100% Fabbisogno elettricità: per illuminazione 7.1 kWh (m2a), 5.5 kWh (m2a) per l’aerazione

Fabbisogno termico (Qh): involucro 40.3 kWh (m2a)

Indice energetico Minergie: riscaldamento, acqua calda e aerazione 35.0 kWh (m2a)

Particolarità: Sistema di aerazione controllata con recupero di calore fino al 90% tramite monoblocchi aule (1, 1a, 2, 3, 3a, 4), cucina, refettorio e aule docenti

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