Vent'an­ni di SUP­SI

La Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) festeggia venti anni da quando ha assunto questa forma istituzionale, trasformando la gloriosa «Scuola Tecnica» in un centro di studi, ricerca applicata, didattica di base e formazione continua, coinvolgendo esperti, studiosi, professionisti e studenti e formando un vero giacimento di conoscenze per l’economia e la cultura del Cantone.

Articoli principali:

• Il giacimento di conoscenze della SUPSI, Alberto Caruso
• Dialogare per costruire ponti fra le discipline, Franco Gervasoni
• Progetti di ieri e di oggi per costruire l’università di domani, Piero Conconi, Rina Corti, Manuel Lüscher
• Progetti d’interni sulla «Scuola che verrà», Gabriele Geronzi, Pietro Vitali
• L’analisi e la gestione tecnica degli edifici esistenti, Giovanni Branca, Paolo Kaehr, Davide Tamborini, Ivan Curto, Francesco Frontini
• Bambini, design e appropriazione del quartiere, Michele Amadò e Virginia Moretti
• Hic et nunc: uno sguardo «immediato» al lavoro quotidiano per meglio pianificare gli uffici del futuro, Victoria Mirata e Marco Bettoni
• La fabbrica nel centro commerciale, Paolo Pedrazzoli, Andrea Bettoni, Andrea Barni
• COABITAN-TI – COncetto ABITazioni per ANziani in Ticino, Dario Galimberti
• Una casa intelligente per il benessere degli anziani, Lorenzo Sommaruga
• La produzione di energia solare in facciata, fra architettura e tecnologia, Erika Saretta, Pierluigi Bonomo, Francesco Frontini
• Design e fotovoltaico: progettare diventa un gioco per architetti, Gianluca Corbellini
• Analisi del comportamento dinamico e ad alte temperature di un acciaio da costruzione: dal materiale alla struttura, Daniele Forni, Ezio Cadoni
• The Virtual Antiquarium – Vivere l’esperienza della vita nel Medioevo tramite la realtà virtuale, Giacomo Poretti
• Enciclopedia critica per il restauro e il riuso dell’architettura del XX secolo, Giacinta Jean
• Il sapere tecnico e artistico degli stuccatori ticinesi, Giacinta Jean
• Una strategia di relazione con il territorio, Alberto Caruso