Il vo­lu­me scom­pos­to

Una condizione particolare ha accompagnato la progettazione di questa casa di legno a Lugano-Besso: le esigenze del committente in rapporto con lo spazio fisico a disposizione; da una parte un programma relativamente grande da inserire all’interno di un involucro di legno energeticamente performante, e dall’altra un terreno relativamente piccolo, in pendenza, e in presenza di una costruzione preesistente.

Publikationsdatum
05-08-2014
Revision
15-10-2015

Il concetto prende forma dall’idea di un basamento quadrangolare di cemento armato per l’appoggio di una costruzione di legno, posto al centro del terreno ed emergente da un «mare di ghiaia». Il terreno in pendenza circostante viene «allontanato» e contenuto da un perimetro di muri in cemento fortemente inclinati in modo da svincolare l’edificio di legno dalle costrizioni presenti nel lotto. Un muro di cemento ad angolo sull’impronta dell’edificio preesistente ancora il nuovo involucro al sito conformando una corte esterna introversa.

L’edificio, che presenta al livello inferiore una pianta rettangolare, si libera più in alto da questa forma e proietta dei corpi in aggetto verso lo spazio esterno; uno di questi corpi si trasforma in ponte in modo da collegare la strada situata a monte del terreno. Il ponte conduce dalla strada alla soglia d’ingresso. Superata la soglia, si riesce ad abbracciare con un colpo d’occhio tutti gli spazi principali interni della casa mentre alcune aperture ritagliate nell’involucro in posizioni precise si aprono sui pochi spazi di pregio individuati all’esterno dell’edificio.

Dal livello di entrata, dove sono inserite le camere, si scende passando da un livello intermedio al piano giorno, aperto sui quattro lati verso il giardino. Dalla soglia d’ingresso si percepisce uno spazio sovrastante particolare: un lucernario allungato su tutto l’edificio in comunicazione con un terzo livello: un «tetto giardino» accessibile unicamente dalla camera matrimoniale.

Tutto l’involucro è rivestito di doghe verticali di cedro. Il ponte e la terrazza presentano una pavimentazione in doghe di larice. Il pavimento del livello camere e la scala sono in parchetto di rovere oliato, mentre il pavimento del livello giorno è in cemento colorato in massa. I serramenti sono di legno alluminio con vetri termoisolanti tripli. L’oscuramento e la protezione solare sono garantiti da lamelle a pacco. I rivestimenti interni come pure l’arredo fisso e le porte interne sono in gran parte in derivati del legno con vernice coprente all’acqua.

La piscina esistente è parzialmente recuperata e trasformata in piscina «naturale». I limiti dello spazio esterno completano il concetto dei muri di contenimento: un alto e fitto perimetro verde quasi un bosco, dove lo sguardo non deve percepire i limiti reali del lotto. 

Committente: Alma e Giacomo Veragouth; Lugano-Besso

Architettura: Bruno Keller; Lugano

Collaboratori: M. Keller, G. Benatti, F. Breguet, A. Bernardelli, L. Caporale, Y. Rubaniak

Ingegneria civile e protezione incendi: Geo Viviani; Lugano

Ingegneria e costruzione in legno: Federica Zambelli, Xilema; Bedano

Fotografia: Roberto Nangeroni

Date: progetto 2010, realizzazione 2014

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